Il rincaro delle materie prime e dell’energia inizia a farsi sentire anche nel comparto produttivo della Destra Tagliamento. Ne sa qualcosa Dolomia, l’azienda di Cimolais che imbottiglia l’omonima acqua minerale e che pochi giorni fa ha esposto nella sede pordenonese di Confindustria i risultati dell’esercizio 2021.
«Un bilancio ottimo, ma il pensiero non può non andare al continuo rialzo dei costi di produzione, dall’elettricità alla logistica passando per plastica, cartone, vetro e legno», ha detto l’amministratore delegato Gilberto Zaina, affiancato al tavolo dei relatori dall’assessore regionale alle politiche agricole Stefano Zannier e dal presidente degli industriali Michelangelo Agrusti. I dati 2021 parlano chiaro. Soprattutto nel corso dell’autunno, la plastica e l’energia sono aumentate del 50 per cento. Carta e legno si assestano per ora su incrementi nell’ordine del 30 per cento. Vetro e trasporti hanno registrato rincari minori rispetto ad altre voci, ma pur sempre superiori al 10 per cento. E la situazione potrebbe peggiorare dopo l’impennata dei prezzi del gas e della corrente sulla piazza europea a causa delle tensioni geopolitiche con la Russia, la stagione invernale e la chiusura di alcune centrali in Francia. «L’associazione di categoria Federacque si è già attivata con il governo per la convocazione di un tavolo di confronto», ha concluso Zaina, che comunque può brindare: il brand Dolomia, presente ormai in 50 Paesi esteri, ha superato i livelli pre Covid del 2019 e chiude a più 25 per cento sul 2020, con 100 milioni di bottiglie immesse sul mercato ogni anno. Anche nel campo degli investimenti le cose si muovono nel verso giusto. In sei anni, Dolomia ha investito 20 milioni di euro nello stabilimento di Cimolais, assorbendo manodopera locale, in particolare femminile. Agrusti ha infine annunciato un intervento di Unindustria Alto Adriatico a favore delle popolazioni montane. «A breve attiveremo due ambulanze per somministrare agli anziani vaccini a domicilio», ha detto. — FMV
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Ai matrimoni russi no se può ridhe
A proposet dela Russia , no la fenis mei da merevee , agn tale "piciole "circostanthe.Olga Saenko, responsabile de l'anagrafe dela region de Rostov , tale celebrathions matrimoniai a la proibì no nome da ridhe, fumé, beve, mangé , ma agn da entré con un gaban, con le scarpe sporscie ,o con un saino masa gros.Oltre a chiste esigenthe de " decoro " , alà proibì agn esclamathions , ciacole a ous alta, telefonadhe , schiantadhe o movese tala sala dela celebrathion.A chiste proibithions - che le dires begn a un funeral - la Saenko no la soporta né monadhe né menadhe in giro , al masimo la permet un soriso o una comothion se i vegn fath da cetuth , thentha piasei o alegrie .Al fato alé che la Saenko la veic i sposi e chi che i sta intorn posibili intrics par la tranquilité social. continua su Cè disto? | Cronache da Cimolais WebCam
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