Sventa un tentativo di truffa mettendo in pratica i consigli ascoltati dai carabinieri la sera prima all’incontro di sensibilizzazione sul tema, organizzato dai militari dell’Arma nella chiesa di Santa Maria Maggiore.
Subito dopo aver smascherato il tentativo del malvivente, l’anziano ha denunciato l’accaduto alla stazione di Cimolais ringraziando i militari per l’incontro organizzato.
Soddisfazione è stata espressa anche dai carabinieri, in prima linea nella lotta alle truffe e nella promozione di attività di sensibilizzazione verso i cittadini, in particolare le persone più fragili.
Non capita tutti i giorni, inoltre, di assistere a un incontro di prevenzione contro le truffe in chiesa. La decisione è stata presa di concerto tra i carabinieri e il parroco di Cimolais. I militari avevano chiesto di poter utilizzare gli spazi della chiesa subito dopo la celebrazione della messa, certi che, considerata la situazione, all’incontro avrebbe partecipato un numero maggiore di persone. È così è stato.
Una cinquantina, infatti, le persone che hanno ascoltato i consigli dispensati dai carabinieri contro le truffe. Scendendo nei dettagli, i militari della locale stazione, guidati dal maresciallo Andrea Di Lorenzo, hanno incontrato la comunità con l’obiettivo di informarla su quali siano i rischi legati alle truffe.
Presenti, come detto, una cinquantina di persone, provenienti anche da comuni limitrofi, tra cui Claut ed Erto e Casso.
L’Arma ha descritto dettagliatamente i vari tipi di truffe esistenti e le tecniche solitamente utilizzate dai malviventi per carpire la fiducia degli anziani e poi derubarli dei loro averi, molto spesso oro e denaro contante.
Il pubblico ha seguito con interesse gli interventi dei carabinieri, ponendo diverse domande e ottenendo consigli e suggerimenti che li aiutino a evitare le possibilità di riuscita dei tentativi di truffa. Sono state anche suggerite le linee guida da seguire nel momento in cui ci si accorge di essere stati truffati.
L’Arma ricorda che nessun pubblico ufficiale o addetto di società fornitrici di servizi (acqua, luce, gas) chiede di consegnare denaro contante e monili in oro presentandosi direttamente a casa delle persone.
Ai presenti, inoltre, è stato consigliato di evitare di fornire informazioni personali al telefono o sui siti internet. Anche la collaborazione tra vicini di casa può essere un buon deterrente per arginare il fenomeno.
Eventuali situazioni sospette, hanno detto i carabinieri, potranno sempre essere rappresentate alla stazione più vicina oppure chiamando il numero unico per le emergenza 112 . — fmv