Assemblea Associazione Intorn al Larin

Convocata l’Assemblea annuale di approvazione Bilancio dell’Associazione Intorn al Larin

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La Capitale della cultura anche nelle terre alte

Andreis, Cimolais e Frisanco: sono già 3 i Comuni alpini che hanno deciso di scendere in campo a fianco di Pordenone “capitale della cultura”. Recentemente è stato infatti sottoscritto un protocollo d’intesa con il capoluogo in vista degli eventi del 2027.

I visitatori che parteciperanno alle iniziative pordenonesi potranno trovare ospitalità in Valcellina e Val Colvera grazie ad una rete di contatti tra municipi. In questo modo ne guadagnerà l’intero comprensorio provinciale, con una visibilità in grado di superare i confini della sola “capitale”.

Ma non è finita qui per il rilancio delle presenze nelle Terre alte. Il sindaco di Andreis, Fabrizio Prevarin, ha appena confermato la partecipazione alle attività della fondazione Unesco. La piccola realtà valcellinese è un sostenitore dell’ente che si occupa di regolamentare e gestire i vincoli che l’Onu ha posto sulle Dolomiti friulane. Il sostegno all’organismo non comporterà spese a bilancio in quanto il Comune offre prestazioni dirette e logistica.

Infine la “bandiera arancione” di Frisanco: anche nel 2025 la valle del Colvera potrà fregiarsi del vessillo del Touring club italiano e sperare così nell’arrivo di nuovi escursionisti. L’associazione di promozione ha concesso il proprio logo alle manifestazioni che si tengono in zona, inserendo questo angolo di territorio in una lunga serie di contatti internazionali e segnalazioni internet. —fmv

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Aperte le iscrizioni per la V edizione della Scuola della Montagna – “Innovazione digitale e intelligenza artificiale in montagna”

dal 28/02/2025 è possibile iscriversi alla V edizione della Scuola della Montagna – organizzata dalla Magnifica comunità di montagna Dolomiti friulane Cavallo e Cansiglio “Innovazione digitale e intelligenza artificiale in montagna” dal 28 aprile al 3 maggio 2025

Sarà possibile presentare domanda di ammissione entro le ore 12.00 del 21 marzo 2025 esclusivamente attraverso il sistema informatico Esse3.

Tutte le informazioni inerenti le procedure da seguire per l’iscrizione sono pubblicate sul Manifesto degli Studi disponibile sul sito web dell’Ateneo alla seguente pagina:

https://www.uniud.it/it/didattica/formazione-continua/winter-summer-school-altre-iniziative/scuola-della-montagna

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Incontro dell’Arma in chiesa a Cimolais Truffa sventata il giorno dopo

Sventa un tentativo di truffa mettendo in pratica i consigli ascoltati dai carabinieri la sera prima all’incontro di sensibilizzazione sul tema, organizzato dai militari dell’Arma nella chiesa di Santa Maria Maggiore.

Subito dopo aver smascherato il tentativo del malvivente, l’anziano ha denunciato l’accaduto alla stazione di Cimolais ringraziando i militari per l’incontro organizzato.

Soddisfazione è stata espressa anche dai carabinieri, in prima linea nella lotta alle truffe e nella promozione di attività di sensibilizzazione verso i cittadini, in particolare le persone più fragili.

Non capita tutti i giorni, inoltre, di assistere a un incontro di prevenzione contro le truffe in chiesa. La decisione è stata presa di concerto tra i carabinieri e il parroco di Cimolais. I militari avevano chiesto di poter utilizzare gli spazi della chiesa subito dopo la celebrazione della messa, certi che, considerata la situazione, all’incontro avrebbe partecipato un numero maggiore di persone. È così è stato.

Una cinquantina, infatti, le persone che hanno ascoltato i consigli dispensati dai carabinieri contro le truffe. Scendendo nei dettagli, i militari della locale stazione, guidati dal maresciallo Andrea Di Lorenzo, hanno incontrato la comunità con l’obiettivo di informarla su quali siano i rischi legati alle truffe.

Presenti, come detto, una cinquantina di persone, provenienti anche da comuni limitrofi, tra cui Claut ed Erto e Casso.

L’Arma ha descritto dettagliatamente i vari tipi di truffe esistenti e le tecniche solitamente utilizzate dai malviventi per carpire la fiducia degli anziani e poi derubarli dei loro averi, molto spesso oro e denaro contante.

Il pubblico ha seguito con interesse gli interventi dei carabinieri, ponendo diverse domande e ottenendo consigli e suggerimenti che li aiutino a evitare le possibilità di riuscita dei tentativi di truffa. Sono state anche suggerite le linee guida da seguire nel momento in cui ci si accorge di essere stati truffati.

L’Arma ricorda che nessun pubblico ufficiale o addetto di società fornitrici di servizi (acqua, luce, gas) chiede di consegnare denaro contante e monili in oro presentandosi direttamente a casa delle persone.

Ai presenti, inoltre, è stato consigliato di evitare di fornire informazioni personali al telefono o sui siti internet. Anche la collaborazione tra vicini di casa può essere un buon deterrente per arginare il fenomeno.

Eventuali situazioni sospette, hanno detto i carabinieri, potranno sempre essere rappresentate alla stazione più vicina oppure chiamando il numero unico per le emergenza 112 . — fmv

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ORARI CELEBRAZIONI PASQUALI PARROCCHIE DELLA VALCELLINA

Nel bollettino parrocchiale gli orari delle celebrazioni pasquali delle Parrocchie della Valcellina

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Gestione dell’acqua pubblica «Disparità tra pianura e montagna». Cimolais il Comune con minori investimenti rispetto alle previsioni

L’unione tra Hydrogea (società del servizio idrico pordenonese) e Cafc (società udinese) rischia di aggravare il divario tra pianura e montagna, in termini di bollette pagate e di investimenti realizzati. Ad affermarlo è il consigliere regionale Andrea Carli (Pd), alla luce di un certosino confronto sulle tariffe dei diversi gestori presenti in regione.

«La scorsa settimana in Consiglio regionale è stata approvata una mozione che si pone l’obiettivo di ridurre la bolletta dell’acqua nei Comuni montani più disagiati – cosiddetti “di Fascia C” – a compensazione della difficile condizione di vita in montagna e soprattutto per riconoscere il ruolo imprescindibile svolto da chi vive in montagna nel preservare il territorio e l’acqua stessa. Se il principio generale della mozione ha visto un’approvazione unanime – analizza Carli –, alcuni elementi emersi durante la discussione mi hanno indotto ad approfondire il tema rivolgendomi direttamente ai sindaci della montagna pordenonese: per alcuni il tema del caro-bollette idriche risulta molto sensibile, mentre per altri non sembra rappresentare un aspetto particolarmente urgente. A fronte di tale divergenza ho deciso di confrontare le tariffe praticate da Hydrogea, Lta e Cafc. L’analisi, desunta da dati disponibili nei siti istituzionali dei gestori e di Ausir, ha confermato una notevole diversità tariffaria per le famiglie: in montagna molte utenze non hanno installato i contatori, per cui la bolletta viene calcolata non in base ai litri d’acqua consumata, bensì a forfait in proporzione al numero di componenti del nucleo familiare».

Carli evidenzia che Cafc applica le tariffe più alte per il solo servizio di acquedotto, con o senza contatore; Hydrogea ha le tariffe più alte soprattutto in caso di servizio completo (acquedotto,fognatura e depurazione); Lta applica nel 75% dei casi la tariffa più conveniente, mai la più costosa, dimostrando reale attenzione ai Comuni montani di fascia C, poiché adotta una doppia agevolazione: la prima è la tariffa ridotta su tutte le fasce di acquedotto, la seconda nel caso di utenti forfettari. È dunque evidente che sarebbe possibile già da anni riconoscere tariffe idriche agevolate ai territori più svantaggiati: c’è chi ha lo ha fatto applicando le agevolazioni e chi invece non ha tenuto conto della possibilità».

Il risultato, secondo il consigliere, è «una tutela disomogenea del territorio e una distribuzione non equa di oneri e vantaggi tra le comunità. Nello specifico della montagna pordenonese, potremmo dire che ValMeduna e ValColvera sono state tutelate dal loro gestore idrico, mentre ValCosa, Val d’Arzino e Valcellina sono state negli anni trattate peggio degli utenti di pianura. Quest’ultimo aspetto è ancora più singolare se teniamo conto che l’attuale situazione di fortissimo squilibrio finanziario di Hydrogea sembra legata al mantenimento di bollette troppo basse rispetto ai costi operativi: la sensazione è che si sia tenuto un occhio di riguardo al capoluogo – Pordenone è socio al 97% di Hydrogea – ma non alla montagna». Analoga di screpanza, evidenzia Carli, riguarda gli investimenti. — fmv

Come si vede dalla tabella sotto riportata Cimolais ha ottenuto da Hydrogea solo il 17% dei fondi programmati contro il 161% di Barcis; stanno sicuramente meglio anche Andreis con il 77% e Claut con il 58%

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2′ FESTA DEL PESTITH

Anche il Comune di Cimolais sponsor della Festa del pestith che quest’anno avrà luogo in Comune di Claut

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Il lago di Barcis compie 70 anni

I lavori che in questi mesi interessano il bacino di Barcis, nella zona di Ponte Antoi, ci permettono di compiere un salto nel passato. Spieghiamoci meglio. Per permettere di eseguire le opere idrauliche il lago è stato prosciugato. Fino al termine del cantiere è solo il limpido
torrente Cellina che continua a scorrere tra le ghiaie e il fondo melmoso della bassura, normalmente occupata dall’acqua. Le immagini del lago vuoto ci riportano indietro nel tempo, quando le case di Barcis ancora non si specchiavano nel bacino che avrebbe fatto le fortune turistiche della località della Val Cellina.

Partiamo dal 1872, quando l’alpinista inglese Francis Fox Tuckett e i suoi compagni d’avventura scendevano dalla Val Caltea con l’intenzione di raggiungere Barcis. Scesi a valle, tra loro e l’abitato si frapponeva il letto del gagliardo Cellina: “Fra noi e il paese scorreva ampio e spumeggiante il vorticoso torrente Zellina, che rivaleggiava per la sua squisita limpidezza e le acque tinte di verde, azzurro e blue come quei deliziosi ruscelli del Salzgammergut e della Stiria”.
Una traballante passerella di legno permetteva a Tuckett e compagni di arrivare alle case
di Barcis senza guadare, braghe e scarponi alla mano, le fredde acque. L’Ottocento viveva
i suoi ultimi anni quando l’ingegnere Luigi Salice approntava un progetto di massima
per lo sfruttamento delle acque del Cellina. Nel 1900 si costituiva a Pordenone la Società
promotrice per l’utilizzazione delle forze idrauliche del torrente Cellina, che si avvaleva
di Aristide Zenari, ingegnere del Genio Civile e del collega Antonio Pitter, ingegnere
esperto per la parte elettrotecnica. La Società avviava il grande progetto destinato a
cambiare la storia ma soprattutto la vita degli abitanti della Val Cellina.

Il progetto era presentato al competente Ministero nel settembre 1940, quando il Secondo
Confitto Mondiale era già in corso, e quindi si dovette attendere la fne della guerra per
dare corpo all’idea. Un bacino/serbatoio prevedeva necessariamente uno sbarramento,
una diga insomma, e l’opera veniva costruita in zona Antoi su progetto dell’ingegnere
Carlo Semenza. Il resto appartiene a una cronaca relativamente recente. I lavori di scavo
iniziavano nel 1951 e nel 1954 il lago era inaugurato con il nome dell’ingegnere Napoleone Aprilis, all’epoca presidente Consorzio Cellina Meduna. Come è avvenuto per i
bacini di Redona, Selva e Ciul o Zul, solo per rimanere nelle nostre montagne, a Barcis
gli espropri di case e terreni generavano alcune perplessità, poiché si trattava di allagare
pascoli, stalle, mulini e ventiquattro case.

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Sghiaiamento del lago Il consigliere Honsell a fianco del comitato

Il consigliere regionale Furio Honsell parteciperà all’iniziativa del comitato Valcellina che darà in omaggio, anche questo fine settimana, sacchetti di ghiaia del lago di Barcis a turisti e passanti che si recheranno in Valcellina. Honsell spiegherà a quanti si fermeranno in riva al bacino lacustre a chi compete la rimozione dei milioni di sedimenti interriti nell’invaso.

«Che ora la Regione continui a non chiedere al concessionario di attuare il progetto di gestione dell’invaso, cioè la gestione a proprio carico dei sedimenti dentro bloccati, ci pare degno di massima attenzione, visto che si continua a pagare con denari pubblici l’asporto della ghiaia, facendo risparmiare soldi al concessionario – mette in evidenza il comitato –. Saremo in piazza con il consigliere regionale Honsell per parlare di questo progetto di gestione dell’invaso, normato da leggi nazionali dal 1999, eppure sconosciuto ancora alla Regione». Il comitato non si meraviglia della situazione «perché anche in altre parti d’Italia la Regione non tutela i propri corpi idrici, non chiedendo ai concessionari degli invasi interriti di attuare il piano di gestione per recuperare il volume originario. E neppure il Consorzio di bonifica Cellina Meduna, concessionario irriguo che invece vorrebbe l’invaso sempre pieno, sollecita la Regione a domandare al concessionario idroelettrico di sghiaiare». E conclude: «Auspichiamo allora che la Regione almeno sia previdente e chieda al concessionario idroelettrico di monetizzarle, da oggi 2025 al 2029 (data di scadenza della concessione), la somma dovuta per i milioni di metri cubi di sedimenti che in quattro anni entreranno nel lago». —FMV

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AVVISO DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE ALLA PROCEDURANEGOZIATA PER LA CONCESSIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE PER LA REALIZZAZIONE DIIMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA RINNOVABILE AI SENSI DELL’ART 47 CO.5 DEL DL 13/2023

Approvato dalla Giunta comunale l’avviso per la concessione del diritto di superficie su aree di proprietà del Comune per la realizzazione di impianti di produzione da Fonti Energetiche
Rinnovabili, ai sensi dell’art 47 co 4 e 5 del DL 13/2023, per la durata di anni 21 (ventuno), a valere sulle risorse di cui alla Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2, del PNRR;

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REALIZZAZIONE DI UN PARCHEGGIO PUBBLICO IN LARGO DURANNO

L’amministrazione comunale ha presentato domanda per la realizzazione di un parcheggio pubblico in largo Duranno TENUTO CONTO della scarsa disponibilità, all’interno del contesto urbano dell’abitato di Cimolais, di stalli pubblici per automobili, con ricadute che si possono rivelare, in particolar modo durante il periodo estivo, in soste di veicoli in posizioni non idonee per cui è stata individuata un’area, attualmente non utilizzata, inserita nel contesto urbano, idonea per la realizzazione di stalli e di apprestamenti di servizio, censita al Foglio 29 Mappali 426-427, per un costo complessivo da quadro economico pari a € 200.000;

Il sedime stradale ove si intende intervenire non è di proprietà del Comune, ma l’Amministrazione ha deliberato che è in grado di acquisirne celermente la proprietà utilizzando altri fondi propri, non incidendo quindi nel quadro economico per cui si richiede il finanziamento;

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BANDO COMUNALE PER LA SELEZIONE DEGLI INTERVENTI DI IMPRESE E/O PRIVATI DA INSERIRE NEL PROGETTO SOVRACOMUNALE DI POTENZIAMENTO DELL’ALBERGO DIFFUSO VALCELLINA E VAL VAJONT

Approvato dal Comune di Claut a valenza sovracomunale per la Valcellina il bando per la selezione di imprese e privati da inserire nel progetto di potenziamento dell’albergo diffuso Val Cellina Val Vajont

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