Cronache da Cimolais

Numerosa la partecipazione alla befana organizzata dagli alpini di Cimolais

Rimane aperta solo la casa di Riposo di Cimolais  in tutta la Valcellina. Infatti con il primo gennaio ad Andreis ha  chiuso per sempre i battenti la casa per anziani .  Il sindaco Romero Alzetta ha dovuto firmare il provvedimento di chiusura praticamente sotto la minaccia di azioni legali: la Corte dei conti non avrebbe infatti accettato ulteriori sovvenzioni alla casa da parte del Comune, pena l’addebito delle relative somme a carico dei componenti della giunta.  Agli inizi di dicembre, quando è stata assunta la decisione definitiva, la casa per anziani costava 250 mila euro all’anno, solo in minima parte coperti dalle rette. Non potendo ipotizzare un pagamento interamente a carico dell’utenza, la struttura è stata chiusa. L’ultimo ospite se n’è andato poco prima delle feste natalizie.

Ritorna il 6 gennaio la Befana degli Alpini. Con invito a tutti a partecipare  alle ore 17.00 presso sala Asilo

Prima neve questa notte a Cimolais. Pochi centimetri che hanno imbiancato il paesaggio e reso il panorama invernale, in questo inverno bizzarro che ci ha regalato molti giorni di sole, senza pioggia e con clima mite (autunnale più che invernale).

I vigili del fuoco di Maniago e di Pordenone (quest’ultimi sopraggiunti con autobotte e autoscala), hanno spento non senza fatica il rogo divampato attorno alle 22 del primo gennaio in località Pinedo zona Montisele. Un incendio a una stalla dove erano ricoverati nove animali, tutti messi in salvo dai pompieri. Attorno alle 22.30 un passante si è accorto che da un fabbricato utilizzato per l’affumicatura dei formaggi, con annessa stalla, usciva del fumo e ha subito chiamato il 115.  Gli animali sono stati subito liberati e sono rimasti diverse ore nel prato circostante mentre i vigili del fuoco cercavano di spegnere le fiamme . Le indagini hanno accertato che l’incendio è stato innescato dalla canna fumaria di un larino usato per l’affumicazione dei prodotti caseari.

Approvate dalla Giunta regionale le proposte di fusione dei Comuni della Regione Friuli Venezia Giulia; per quanto attiene alla Valcellina le proposte sono due: la n.ro UNO prevede la fusione dei Comuni di Erto e Casso, Cimolais, Claut e dei Comuni di Barcis e Andreis con Montereale Valcellina; la n.ro DUE seconda che prevede la fusione dei 5 Comuni della Valcellina mentre Montereale resta da solo; per gli altri Comuni dell’Unione delle Valli e Dolomiti Friulane è prevista la fusione di Maniago con Vajont; di Frisanco con Meduno; dei due Tramonti; di Vivaro con San Quirino; di Cavasso Nuovo con Fanna; esprimete il VS PARERE NEI COMMENTI

La legge di stabilità 2016, che si appresta ad essere votata dal Parlamento  nella sua stesura uscita dalla Commissione Bilancio della Camera dopo una riunione fiume durata quattro giorni, porta novità importanti per le aree montane, segnando in termini politici un risultato storico: il rifinanziamento del Fondo Nazionale della Montagna, previsto dalla legge 97 del 31 gennaio 1994, un “ritorno” che molti davano ormai per impossibile, visto che era dal dicembre 2009 che il Parlamento azzerava sistematicamente ogni anno nella legge di stabilità il capitolo dedicato alla montagna:
15 milioni di dotazione in tre anni, certo non una somma stratosferica, ma di indubbio significato politico e che speriamo sia la nascita di una nuova stagione per le politiche della montagna dopo anni di ingiusti e ingiustificabili attacchi. Soprattutto se abbinato al secondo provvedimento varato sempre dalla commissione bilancio, ovvero l’incremento di 10 milioni per il fondo a sostegno della Strategia Nazionale delle Aree Interne (che al 90% interessa la montagna), portato complessivamente a 190 milioni. In più, novità importante per gli appassionati del turismo montano, visto che la legge di stabilità 2016 stabilizza il sostegno finanziario al CAI, rendendo permanente un contributo di 1 milione al Club Alpino Italiano.

I turisti stranieri che hanno deciso di visitare il Parco delle Dolomiti Friulane  nel corso del 2015 sono  in aumento. Uno dei principali veicoli di promozione del territorio è stato sicuramente il sito internet, nel quale vengono pubblicizzate le singole iniziative ma anche le bellezze naturali che possono essere apprezzate durante escursioni e uscite. Tra gli accessi quotidiani effettuati al server si riscontrano visite sistematiche dalla Germania e dall’Austria, ma anche da Ungheria, Gran Bretagna, Francia e Spagna. Poi ci sono gli statunitensi, forse anche grazie alla presenza in zona della base Usaf di Aviano. Più rari, seppure in crescita, i contatti dai Paesi del Nord Europa, come Finlandia, Svezia e Danimarca, dalla Russia e perfino dal Giappone.

Venduta da parte del Comune di Cimolais  al Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione della Provincia di Pordenone l’area sita in zona industriale identificata al fg. 34 mapp. 504 mq. 1400 – quota 24/432 per la realizzazione di un edificio industriale avverso l’importo di euro 233,33 (euro 3,00 a mq), soggetto alla ritenuta di legge 20%;

Surrogata la Consigliera dimissionaria Chiara Morossi con il sig. Dario Protti ultimo in lista  dei candidati non eletti nella lista  “Per un campanile senza campanili”,  che ha accettato la carica; risultano, invece,  rinunciatari i  sig.ri Andrea Fabris, Claudio De Roni, Giancarlo Soppelsa, Massimo Bressa, Paolo Bressa, Pier Giovanni Bressa, Arduino Tonegutti e Patrizia Galbiati.  Il Sig. Dario Protti, nell’elezione del maggio 2012,  aveva ottenuto una sola preferenza e quindi si era posizionato all’ultimo posto della lista “per un campanile senza campanili”;  con il Sig. Protti  sono  esaurite le possibilità di surroga all’interno del Consiglio comunale di Cimolais.

Infortuni e dispersi in montagna: l’elenco sta diventando sempre più lungo e tragico. Oltre alla morte del quarantenne Gabriele Bernardon (nella foto) , nell’ultimo periodo la cronaca ha fatto registrare il decesso di Sara Camolese, 30 anni, dispersasi in Valcellina durante un’escursione e rinvenuta priva di vita sopra la località di Erto e Casso. Il ritrovamento era stato effettuato dal Soccorso alpino della Valcellina in un canale tra il monte Sterpezza e il monte Salta, a circa 1.930 metri di altitudine. Qualche giorno dopo, una giovane coppia, smarritasi nei boschi sopra Claut, si è salvata dall’assideramento passando la notte all’addiaccio abbracciata ai suoi due cani. A fine estate, era stato recuperato illeso, con l’elicottero della Pc regionale, un escursionista di San Donà di Piave bloccato tra le rocce.