CIMOLAIS EVENTI
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Ai matrimoni russi no se può ridhe
A proposet dela Russia , no la fenis mei da merevee , agn tale "piciole "circostanthe.Olga Saenko, responsabile de l'anagrafe dela region de Rostov , tale celebrathions matrimoniai a la proibì no nome da ridhe, fumé, beve, mangé , ma agn da entré con un gaban, con le scarpe sporscie ,o con un saino masa gros.Oltre a chiste esigenthe de " decoro " , alà proibì agn esclamathions , ciacole a ous alta, telefonadhe , schiantadhe o movese tala sala dela celebrathion.A chiste proibithions - che le dires begn a un funeral - la Saenko no la soporta né monadhe né menadhe in giro , al masimo la permet un soriso o una comothion se i vegn fath da cetuth , thentha piasei o alegrie .Al fato alé che la Saenko la veic i sposi e chi che i sta intorn posibili intrics par la tranquilité social. continua su Cè disto? | Cronache da Cimolais WebCam
Necrologi
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NECROLOGIClasse 1946
INFO SU ORARI MEDICO – UFFICI COMUNALI E SERVIZI
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Articoli recenti
33′ ed. della marcia non competitiva “LA CIMOLIANA”
Gita a PAdova dell’Associazione Intorn al Larin
L’Associazione “Intorn al Larin” nell’ambito del progetto “Erbe medicinali” promuove per il 24.7.2016 una visita all’orto botanico di Padova. Sarà l’occasione per visitare anche la Basilica e la Cappella degli Scrovegni. Chi è interessato può contattare la Presidente dell’Associazione, Daniela Cassis
Ferito alpinista sul campanile di Val Montanaja
Mobilitati i soccorsi a Cimolais per l’alpinista rimasto bloccato sul campanile di Val Montanaja Ferito a una gamba, non riusciva più a muoversi.
Uno dei suoi compagni di escursione ha raggiunto il Rifugio Pordenone per chiedere aiuto. Sono stati allertati anche i carabinieri della stazione di Cimolais. Vista la zona impervia, l’unico sistema per recuperare l’alpinista era far intervenire l’elicottero del 118. Così è stato. Un’ambulanza è giunta in supporto da Maniago. Dopo essere stato recuperato, l’alpinista ha rifiutato il ricovero al pronto soccorso: gli amici lo avrebbero accompagnato in un ospedale emiliano.
Violenta tromba d’aria a Cimolais
Valcellina al buio per diverse ore, ieri sera, a causa di un nubifragio che si è abbattuto su Cimolais. Alcuni alberi sono caduti sui cavi dell’elettricità provocando un blackout sino a notte. Il fortunale si è abbattuto su Cimolais verso le 19.30. Alcuni alberi sono caduti, sia sulla pista ciclabile che porta a Claut sia lungo le strade, invase anche dalle ramaglie. Dalle case sono cadute parti di copertura, mentre una tettoia in legno è stata parzialmente distrutta. In altri edifici non abitati sono state segnalate grondaie pericolanti: le aree sono state transennate dagli operai del Comune. Hanno operato sino a tarda sera i vigili del fuoco del distaccamento di Maniago, anche con l’autoscala. Il problema più grande, tuttavia, è stata l’assenza di energia elettrica. Alcuni alberi, infatti, sono caduti sui cavi dell’elettricità e l’erogazione è stata immediatamente interrotta. Il disagio ha riguardato metà Cimolais, che è rimasta al buio per diverse ore. Sul posto sono immediatamente giunti i tecnici dell’Enel che hanno operato diverse ore per permettere il ripristino dell’elettricità. Il maltempo non ha provocato danni a Erto e Casso dove, però, si è abbattuta una fitta grandinata. A Claut ancora oggi i telefoni non sono raggiungibili.
Nuove ricerche del disperso Adriano Duse
Non si sono dati per vinti, i volontari del Soccorso alpino e speleologico del Friuli Venezia Giulia e della delegazione Dolomiti bellunesi, che sabato sono tornati torneranno una volta di più sulle tracce di Adriano Duse, il quarantaduenne di Maerne di Martellago (Venezia) di cui non si hanno più notizie da domenica 8 maggio, quando partì da casa per un’escursione in Val Cimoliana, al confine tra Dolomiti friulane e Cadore, senza più far ritorno. Rinvenuta la sua auto nel parcheggio del rifugio Pordenone, furono avviate le ricerche, durante otto giorni con centinaia di persone e tre elicotteri. Purtroppo senza esito. Oltre 80 soccorritori che hanno, purtroppo, senza esito settacciato ancora una volta i sentieri della Val Cimoliana.
Escursione naturalistica del Parco delle Dolomiti in Val Cimoliana
Il panorama dell’Unesco : Escursione/attività impegnativa per allenati a cura del Parco delle Dolomiti Friulane – Durata 8 ore – Ritrovo ore 7.00 Centro visite Cimolais per info 042787333 |
Anche Tramonti di Sopra chiede di far parte del Parco delle Dolomiti Friulane
Interviene nella diatriba sulla Presidenza del Parco anche il Sindaco di Tramonti di Sopra il quale chiede l’annessione all’area protetta. Tramonti di Sotto f formalmente non è parte integrante dell’ente, ma da una decina d’anni sostiene un progetto di adesione. Il primo cittadino Giampaolo Bidoli pone l’accento anche sul referendum del prossimo weekend, quando i due Tramonti potrebbero fondersi in uno solo. «Indipendentemente dall’esito della consultazione, c’è un elevato numero di rappresentanti che non ha mai avuto la possibilità di mettersi a disposizione del Parco – ha commentato Bidoli – Del resto, anche se il referendum andasse a vuoto, da tempo si parla di un nostro ingresso nel territorio protetto. Ci sono alcuni angoli della vallata che potrebbero entrare di diritto nella zona vincolata.” fonte Messaggero Veneto
Remo Anzovino in concerto a Claut
Confermato per domenica 19 giugno dalle ore 13.00 il concerto dell’artista pordenonese Remo Anzovino a Claut loc. Lesis – Pian del Muscol – organizzato dal Servizio politiche giovanili della Comunità Montana del Friuli Occidentale
CAI : Pulizia Sentiero Valentino
IL CAI Sezione di Cimolais invita tutti i soci e simpatizzanti alla pulizia del Sentiero VALENTINO domenica 19 giugno con partenza alle 7.30 in piazza a Cimolais
Sghiaiamento del Varma: interviene il Sindaco di Barcis
Un anno è già passato senza che un sasso venisse rimosso dai greti della Valcellina. E mentre si avvicina la fatidica data del 2022, quando il Cellina tornerà a inghiaiarsi come nel 2014, il Friuli Venezia Giulia importa materiale inerte dalla Slovenia. Capita anche questo, a Barcis, dove a luglio 2015 venne inaugurato il nuovo troncone della regionale 251 all’altezza del torrente Varma. Un’opera attesa da decenni, dopo che il corso d’acqua, congestionato da centinaia di metri cubi di pietrame in eccesso, aveva sospeso la circolazione decine di volte. In quell’occasione, la Regione snocciolò i dati: in condizioni normali, il Cellina e affluenti vari impiegheranno circa 7 anni per riportare l’alveo nella fascia d’emergenza. Da allora, però, nessun camion ha varcato l’ex statale verso la pianura carico di materiale inerte. Anzi, l’altro giorno a Trieste è stato approvato il piano regionale delle cave e il consigliere Aurelio Revelant ha denunciato l’importazione di sabbie e ghiaie dalla Repubblica di Slovenia. «Da quando sono stato eletto, un anno fa, ho preso in mano l’incartamento e ho sollecitato vari incontri con gli uffici regionali – ha commentato il sindaco di Barcis, Claudio Traina –. Spero che questa sia la volta buona per incontrarsi e sbloccare un iter atteso da tutti. Fa male sapere che paghiamo oro all’estero delle materie prime che in valle non soltanto abbondano, ma addirittura creano disagi e pericoli. L’economia locale potrebbe essere sostenuta da un intervento serio e concordato di bonifica» fonte : Messaggero Veneto
La Val Tramontina rivendica la Presidenza del Parco
La Val Tramontina rivendica la presidenza del Parco naturale delle Dolomiti friulane dopo vent’anni di egemonia dell’Alta Valcellina. La prossima guida dell’ente potrebbe non essere l’assessore di Cimolais Marco Protti, indicato settimane fa come successore di Luciano Pezzin. «Ho saputo di questo patto tra galantuomini secondo cui la presidenza viene affidata a rotazione a Cimolais, Claut e Erto e Casso: francamente siamo tutti dei galantuomini – ha dato fuoco alle polveri il sindaco di Tramonti di Sopra, Giacomo Urban – Si tratta di accordi risalenti a vari anni fa che vanno rivisti. Nel direttivo siamo in nove, non in tre. Tutti abbiamo uguale dignità. Non possiamo solo guardare al territorio». Quelle di Urban sono parole pesanti in vista dell’assemblea del 24 giugno quando a Pezzin dovrebbe succedere Protti. Il patto tra galantuomini è un’accordo non formalizzato nella legge istitutiva del Parco, approvata nel 1996. Alla base c’è la constatazione che Erto e Casso, Cimolais e Claut da soli coprono più del 70 percento del territorio protetto. Sta di fatto che ora sono in molti a premere alle porte, soprattutto nelle aree più periferiche. Il Parco è un catalizzatore turistitico non indifferente. Di recente erano stati ventilati come papabili i nomi di Urban e del giovane sindaco di Frisanco, Sandro Rovedo. (fonte MessaggeroVeneto)
Convenzione per la tutela aree UNESCO
Stipulata fra il Comune di Cimolais e la Fondazione UNESCO la convenzione per la tutela delle aree patrimonio UNESCO ma non parco delle DOLOMITI FRIULANE e/o siti Natura 2000, nella consapevolezza che in tutte le aree UNESCO debbano valere le regole attualmente vigenti a livello pianificatorio, e i criteri (in particolare l’integrità) per i quali è stato ottenuto l’inserimento nella WHL, nonchè per conservare l’integrità e la qualità paesaggistica necessaria a garantire la conservazione della funzionalità degli ecosistemi, naturali che rappresentano il valore intrinseco, anche in relazione alle iniziative di promozione turistica.