CONTRIBUTI ALLE IMPRESE COMMERCIALI

Approvato il Regolamento recante i criteri e le modalità per la concessione degli aiuti alle imprese commerciali. Le domande dovranno essere inviate alla  Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia –(non più alla Comunità Montanta – ora soppressa)  Presidenza della Regione – Servizio coordinamento politiche per la montagna, entro il 31 marzo di ogni anno.  La domanda di contributo può essere presentata esclusivamente mediante Posta Elettronica Certificata (PEC), in conformità alle vigenti norme in materia, mediante invio al seguente indirizzo di PEC: montagna@certregione.fvg.it.  In sede di prima applicazione, per l’anno 2016, le domande sono presentate entro 20 giorni a decorrere dal giorno successivo all’entrata in vigore del regolamento e quindi entro il 31.03.2017. Per l’anno 2016, saranno ammissibili le spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda ed entro il 31 dicembre 2016.  Per l’anno 2016 il termine per la presentazione della rendicontazione scade il 28 febbraio 2017.

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Festa della donna a Cimolais

Appuntamento per tutte le donne a Cimolais l’11 marzo. Cena presso Osteria di Mezzo per una piacevole serata. AUGURI A TUTTE LE DONNE!

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Carnevale Cimoliano

Sabato 25 febbraio dalle ore 15.00 presso la Sala polifunzionale “carnevale cimoliano” per i  più piccoli ma anche per i genitori e parenti. Organizzato dalla Pro Loco e Associazione al Larin in collaborazione con il Comune di Cimolais. Crostoli e fritelle preparati dalle nonne !

 

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UTI DELLE VALLI E DELLE SOLOMITI FRIULANE : Venti municipi, ma solo 33 mila abitanti

L’Uti guidata da Andrea Carli (foto) è la più estesa del Fvg, ma con densità bassa. L’Unione delle Valli delle Dolomiti friulane si estende per 1.180 chilometri quadrati e conta 33 mila abitanti. Ne fanno parte 20 municipi: Andreis, Arba, Barcis, Castelnovo del Friuli, Cimolais, Claut, Clauzetto, Erto e Casso, Frisanco, Maniago, Meduno, Montereale Valcellina, Pinzano, Sequals, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Travesio, Vajont, Vito d’Asio e Vivaro. Le amministrazioni di Cavasso Nuovo e Fanna – guidate rispettivamente da Emanuele Zanon e Demis Bottecchia – non hanno voluto farne parte. Tre le valli: Valcellina, Val Meduna e Val Cosa e d’Arzino. La fascia pedemontana è quella che presenta maggiore densità. «Nelle valli, c’è una grande fragilità in termini demografici», ha spiegato il presidente Andrea Carli. L’Uti, come gli enti comunali, ha una sorta di giunta, composta dal presidente, dal suo vice Igor Alzetta (sindaco di Montereale) e dai sindaci Sandro Rovedo (Frisanco), Antonio Ferrarin (Arba), Flavio Del Missier (Clauzetto), Lavinia Corona (Vajont) e Lucia D’Andrea (Sequals). «Ci riuniamo tutte le settimane – ha detto Carli –. C’è molto da fare: abbiamo numerosi progetti in cantiere»

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Un solo distributore funzionate in Valcellina

Sino a qualche anno fa di distributori in Valcellina se ne contavano cinque. Ora ne sono rimasti due, di cui uno limitato alla funzione self service. Il primo a chiudere i battenti è stato una decina di anni fa l’impianto Tamoil di Cimolais. Inizialmente si parlò di un interesse della compagnia nazionale libica a investire in paese, poi il crollo dei consumi di carburante a seguito della crisi economica fece cambiare idea al colosso energetico, che smantellò l’area. Poi ci fu il caso della stazione di servizio di Claut, situata in centro e quindi fuori norma. Dopo alcune proroghe e complice il taglio dei rifornimenti da parte dei consumatori, anche il logo Agip di Claut cessò di esistere. Nel 2016 è stata l’Ip di Cellino a dire addio alla Valcellina: qui ha giocato un ruolo determinante la morte del gestore Franco Panegos, non nuovo a proteste pubbliche per polemizzare contro la politica regionale e nazionale. In più occasioni Panegos, che è stato anche consigliere comunale a Cimolais, aveva contestato la parificazione di prezzi tra le pompe di pianura e quelle di montagna. Per varie settimane l’area di servizio restò senza lavoro a causa di alcuni guasti telefonici, risolti con grave ritardo. (fonte MEssaggero Veneto)

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De Lorenzi si dimette da assessore comunale

Dopo meno di sei mesi dalla nomina, l’assessore comunale di Erto e Casso Giovanni De Lorenzi ha rassegnato le dimissioni. De Lorenzi, ex sindaco e attuale presidente di Hydrogea, ha affermato che è proprio questo impegno nella società pubblica delle acque ad avere determinato l’addio. Ma il capogruppo di minoranza David Pezzin non ci sta e attacca. «L’assessore se ne è andato perché incompatibile con il suo ruolo di funzionario di ente partecipato dallo stesso Comune». Il sindaco Fernando Carrara ha ribadito che De Lorenzi, non candidato alle elezioni dello scorso giugno, ha preferito lasciare spazio ad altri, riconoscendo di non avere tempo a sufficienza per seguire al meglio le questioni della Val Vajont. Referente per il bilancio, l’ex sindaco era un esterno: il che fa sì che il suo addio non comporti surroghe automatiche in consiglio. Restano infine aperti i fronti pordenonesi di Hydrogea. L’investitura da parte del sindaco del capoluogo Alessandro Ciriani non è piaciuta a molti. L’ex primo cittadino di Erto e Casso è stato “premiato” da Ciriani per il sostegno dato da Autonomia responsabile alla recente chiamata alle urne di Pordenone: De Lorenzi è infatti il coordinatore provinciale della civica di Renzo Tondo.

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FRIULANI TROVANO L’ALBERO PIU’ ALTO D’ITALIA

Identificato l’albero più grande d’Italia: è alto 62,45 metri per una circonferenza del tronco di 3,31 metri e si trova in Toscana nella riserva naturale di Vallombrosa, località del comune di Reggello (FI).  È stato scalato e misurato da SuperAlberi, il team di esperti arboricoltori, agronomi e tree-climbers friulani che da quasi 30 anni lavorano in Italia, in Europa e nel mondo per studiare, tutelare e curare gli alberi monumentali in modo totalmente eco-sostenibile. L’albero più alto d’Italia è un abete dell’Oregon o abete di Douglas (per gli addetti ai lavori Pseudotsuga menziesii): è una conifera sempreverde originaria del Canada e del nord America ormai ampiamente diffusa anche in Europa e in Italia.  Il metodo più qualificato, riconosciuto scientificamente a livello mondiale per determinare l’altezza dei grandi alberi, è la misurazione diretta sul campo, scalando la pianta, il direct tape drop. Tale metodo fa parte del dna di SuperAlberi che, con interventi in Italia, in Europa e nel resto del mondo, è l’unica azienda italiana a misurare gli alberi con questo sistema e a coniugare i sistemi di potatura sostenibili con interventi in tree climbing  mettendo l’uomo al completo servizio della natura…. continua in  http://euroregionenews.eu/friulani-trovano-lalbero-piu-alto-ditalia/

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L’Uti incentiva l’acquisto di sistemi antifurto

Le amministrazioni comunali della Valcellina lo stanno pubblicizzando al massimo tra i rispettivi cittadini, sperando che ne possa beneficiare il maggior numero possibile di persone: sta suscitando interesse i il bando dell’Unione territoriale delle Dolomiti friulane per l’acquisto di sistemi antifurto. Si tratta della possibilità di ottenere dei sussidi economici per interventi di potenziamento della sicurezza nelle abitazioni. Vengono riconosciuti aiuti a chi investe in impianti di antifurto e antirapina, ma anche congegni contro le intrusioni nella proprietà privata e sistemi di videosorveglianza. Viene invece escluso da forme di sostegno l’acquisto di inferriate, porte blindate o grate. Sindaci, assessori e consiglieri comunali dell’intera vallata stanno sollecitando i cittadini a farsi avanti, magari postando specifici chiarimenti sui social network o ricorrendo al passaparola. (f. MV)

 

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Dolomia, inaugurata la terza linea di imbottigliamento in Pet

Sono 140 milioni, le bottiglie che Sorgente Valcimoliana, per tutti Acqua Dolomia, prevede di produrre entro il 2020, raddoppiando il numero del 2016. Proprio per raggiungere questo obiettivo, è stata da poco inaugurata una terza linea di imbottigliamento per bottiglie in Pet. Un programma ambizioso che porterà l’azienda di Cimolais a un ampliamento dell’export e di conquistare nuove aree. Oggi Dolomia è presente nel canale Horeca, da alberghi, ristoranti e caffè, che rappresentano il 50 per cento delle vendite ma è anche nella Gdo, in alcune regioni chiave, dal Triveneto alla Toscana all’Emilia. «Stiamo lavorando molto nell’export – dice Gilberto Zaina, amministratore delegato di Sorgente Valcimoliana –, che oggi rappresenta il 14 per cento del nostro giro d’affari. Dopo Cina, Indonesia, Corea, Canada, Messico, Russia e Polonia stiamo allargandoci in tutta l’area del Golfo, partendo da una delle maggiori catene alberghiere di Dubai. Oggi vendiamo complessivamente in oltre 30 Paesi nel mondo». Dolomia ha fatturato 8 milioni di euro nel 2015 che, stando alle previsioni, salgono a 9 con la chiusura del 2016. Numeri importanti, per un’azienda che ha iniziato la propria attività soltanto 8 anni orsono. «Utilizziamo tecnologie di avanguardia imbottigliando l’acqua per caduta – dice ancora Zaina –, quindi senza stoccarla in serbatoi di accumulo, garantendo al meglio la conservazione di tutte le caratteristiche fisico-chimiche, organolettiche e di purezza come possedute alla fonte»

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Cambia la raccolta dei rifiuti: da primo marzo si passa al porta a porta

Dal 1′ marzo la raccolta dei rifiuti verrà effettuata mediante il sistema del porta a porta. I 5 bidoni verranno consegnati venerdì 17 dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso ex asilo; mercoledì 17  alle ore 20.00 serata informativa sulle modalità della raccolta

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Vendute le ultime mucche: le “Gaie” di Erto e Casso chiudono la stalla

In tutta la Valcellina sono conosciute come le “Gaie” da Erto: ora Maria e Polonia Martinelli hanno chiuso la stalla che da sempre gestivano a conduzione familiare nel cuore di Erto vecchia.  Le ultime quattro mucche che le due anziane cugine curavano quotidianamente sono state cedute a un allevatore dell’Alpago. Domenica mattina i capi sono stati accompagnati sul camion che li ha trasferiti nel Bellunese. La “processione” lungo le strette strade del centro storico si è trasformata in una sorta di addio a un’epoca. Vari residenti hanno assistito commossi al transito del bestiame. Lo stesso sindaco Fernando Carrara è voluto essere presente alla definitiva chiusura della stalla, praticamente in funzione da secoli senza alcuna interruzione (cf Messaggero Veneto)

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Intervento sulla viabilità di accesso alla Val Pentina preventivo allo sghiaiamento del Varma

Sarà sistemata e adeguata la viabilità di accesso alla Val Pentina, lungo la destralago di Barcis. Con questo cantiere fa concreti passi in avanti il progetto di sghiaiamento disposto qualche mese fa dalla governatrice del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani. Si tratta infatti di un intervento da quasi 200 mila euro finanziato direttamente dalla Regione e che apre le porte alla bonifica vera e propria dei greti della zona. Se Cellina e Varma sono pesantemente inghiaiati, lungo il letto del Pentina la situazione è ancora più compromessa. Di qui la necessità di intervenire subito. Per accedere più agevolmente con i camion e le ruspe ed evitare problemi di congestionamento stradale, la vallata laterale sarà servita da un’infrastruttura più larga. La viabilità esistente sarà potenziata grazie a una serie di manutenzioni. L’appalto è stato aggiudicato a una ditta di San Pier d’Isonzo, in provincia di Gorizia. (fonte M.V.)

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