L’amore per le montagne di Giulia Filippin: a 22 anni è la più giovane presidente del Cai in Friuli Venezia Giulia

È la più giovane presidente Cai della regione, tra l’altro di una sezione che è tra le più piccole di quelle friulane, contando poco meno di 200 iscritti. Giulia Filippin, 22 anni, è alla guida del Cai di Cimolais: un compito non semplice, considerato anche che ormai quelli che entrano a fare parte del mondo dell’associazionismo in maniera attiva sono sempre meno e soprattutto si fatica a coinvolgere i giovani.

Pure nella sezione del Club alpino di Cimolais i ragazzi sono pochi: tra i tesserati, ci sono per lo più adulti. FMV

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Nuova scossa di terremoto tra Val Tramontina e Carnia: alle 5.27 scossa di magnitudo 2.3

Non accenna a placarsi lo sciame sismico a cavallo tra il monte Rest e il confine con il comune di Socchieve. Il movimento percepito da una parte delle popolazione.

Nuovo risveglio con il terremoto in Val Tramontina e Carnia alle prime luci dell’alba di domenica: alle 5.27 una scossa di magnitudo 2.3 Richter si è sviluppata nella stessa zona dei numerosi eventi degli ultimi giorni. E’ infatti dallo scorso 27 marzo che non accenna a placarsi lo sciame sismico a cavallo tra il monte Rest e il confine con il comune di Socchieve.

Qui, a 5 chilometri dal capoluogo di Tramonti di Sopra, la terra ha nuovamente tremato, creando il solito e cupo tonfo che precede la scossa vera e propria. Vista l’intensità minore rispetto alle precedenti e l’orario ancora seminotturno, l’episodio di domenica mattina è stato percepito solo da una parte della popolazione.

Anche in questo caso, come detto, c’è chi ha udito un boato provenire dalle profondità del sottosuolo, seguito dall’immancabile tintinnio di lampadari, bicchieri e oggetti appoggiati sugli scaffali.

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Un altra scossa di terremoto fra Socchieve e Tramonti

Una nuova scossa di terremoto, di 3.4 della Scala Richter, è stata registrata nell’Alto Friuli ieri alle 14.28. L’epicentro è stato localizzato a circa 5 chilometri a Nord Est del Comune di Tramonti di Sopra e a 5 chilometri a Sud-Sud Ovest da Preone. La scossa, informa la Protezione civile Fvg, su dati del Centro ricerche sismologiche dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale-Ogs, è stata registrata a una profondità di 12 chilometri. Il terremoto è stato avvertito in numerose zone anche della provincia di Udine e Pordenone, ma non ha destato grande preoccupazione. L’area interessata è la stessa della scossa di 4.6 gradi dello scorso 27 marzo e, anche in questo caso, non si registrano danni o feriti.

«Abbiamo avvertito una bella scossa – sottolinea il sindaco di Tramonti di Sopra Giacomo Urban –, ma comunque inferiore a quella di mercoledì scorso, che ci aveva fatto preoccupare. Non ho ricevuto segnalazioni da parte dei residenti e da un primo sopralluogo che ho compiuto in paese assieme alla protezione civile mi sembra tutto a posto. Non registrato danni o comunicazioni relativamente a persone ferite». Questa mattina, in ogni caso, sarà effettuato un ulteriore controllo. «La gente questa volta era preparata – sottolinea il primo cittadino –, anche perché la protezione civile ci aveva avvisato che ci sarebbero state altre scosse di assestamento dopo quella di 4.6 della scorsa settimana. In questo caso, ci siamo subito confrontati all’uscita da casa, fra di noi, e ci siamo rincuorati. La mente, però, non può fare a meno di andare al sisma del 1976». A detta del sindaco di Preone, Andrea Martinis, invece, la scossa di ieri non è stata avvertita in massa. «Non mi pare ci siano state segnalazioni di disagi, la protezione civile – argomenta Martinis – mi avrebbe sicuramente riferito se si fosse verificato qualcosa di grave». FMV

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Strage di pecore a Cimolais

Strage di pecore assalite da un branco di Lupi in località Bresin a Cimolais

Le pecore appartengono a Luigi Ricciardi e Luciano Protti che lunedì mattina hanno trovato 22 pecore morte sbranate dai lupi;

Il problema dei lupi si ripresenta a Cimolais ora anche su animali di allevamento oltre che sugli animali selvatici

Nel webinar di cui al link sottoindicato il Prof Frnachini dell’Università di Udine oltre a spiegarci le affinità fra i lupi e i puma (con cui devono convivere i constri concittadini emigrati in argentina) ci indica anche i comportamenti e le modalità per proteggerci sa questi predatori

Lupo e puma: vite parallele tra Italia e Argentina – Lis Aganis – Ecomuseo delle Dolomiti Friulane APS (ecomuseolisaganis.it)

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VISITA AI CERVI DEL PARCO – ESCURSIONE ESPLORATIVA

DATA: Domenica 7 aprile 2024 a cura del Parco delle Dolomiti Friulane

GUIDA: Lisetta Totis (Tel. 3331527882)

Con una facile e piacevole passeggiata partiamo dal Centro visite di Cimolais, percorriamo la pista ciclopedonale attraversando la piana in cui sono ancora presenti numerosi prati stabili e i noccioli lungo i bordi creano intrecci come labirinti. Raggiungiamo il recinto faunistico di Pianpinedo dove ci aspettano numerosi cervi che riposano nelle radure tra gli alberi o nelle vicinanze della mangiatoia. I maschi hanno perso i palchi dell’anno precedente e pian piano si ritroveranno con un nuovo paio che ricrescerà nei prossimi mesi.

Entrati nell’adiacente recinto, raggiungiamo con una breve salita i due belvederi che ci offriranno una visuale molto ampia sulla piana alluvionale creata del torrente Cimoliana. Facendo attenzione, potremo scorgere i camosci che passano silenziosi a pochi metri da noi.

Discesi, andremo a curiosare nel Centro visite dov’è stata ricostruita la tipica abitazione dei boscaioli e dove si trovano molte informazioni sulla fauna dell’area.

Per il ritorno, prenderemo la pista ciclopedonale in direzione dell’area del Palin osservando la vegetazione molto ricca e varia, tipica degli ambienti di origine alluvionale e cercheremo, tra l’erba ancora secca, le tracce della primavera da poco arrivata.

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BUONA PASQUA

A tutti i nostri lettori auguriamo una Felice Pasqua!

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CONCORSO PUBBLICO PER SOLI ESAMI PER LA COPERTURA DI N. 2 POSTI A TEMPO PIENO EINDETERMINATO CON PROFILO DI “OPERAIO SPECIALIZZATO –

CONCORSO PUBBLICO PER SOLI ESAMI PER LA COPERTURA DI N. 2 POSTI A TEMPO PIENO E INDETERMINATO CON PROFILO DI “OPERAIO SPECIALIZZATO – AUTISTA SCUOLABUS” DI CATEGORIA “B” E POSIZIONE ECONOMICA “B1”, DA ASSEGNARE AI COMUNI DI CLAUT E TRAMONTI DI SOPRA, NONCHE’ PER LA FORMAZIONE DI UNA GRADUATORIA PER ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO E/O INDETERMINATO PER ESIGENZE OCCUPAZIONALI NEI DODICI COMUNI ASSOCIATI.

scenza per presentazione domande il 3 aprile 2024

per info al seguente link Concorso pubblico per soli esami per la copertura di n. 2 posti a tempo pieno e indeterminato con profilo di “operaio specializzato – autista scuolabus” di categoria “B” e posizione economica “B1”, da assegnare ai Comuni di Claut e Tramonti di Sopra – Comune di Claut

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Aggiudicata la locazione del ristorante in località Pian Pinedo

Aggiudicata al sig. Stefano Lorenzi, in qualità di presidente e legale rappresentante di FENICE
SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS, la concessione in locazione dei beni immobili di
proprietà del Comune di Cimolais.

La procedura era iniziata con deliberazione di giunta n. 5 del 12/01/2024 si autorizzava il Responsabile del Servizio Tecnico a pubblicare un avviso per la manifestazione di interesse relativo alla concessione di beni immobili di proprietà comunale destinati ad attività di bar-ristorante; con determinazione n. 42 del 07/02/2024 è stata avviata una procedura di gara per l’affidamento in oggetto per un periodo di 6 (sei) anni rinnovabili ai sensi dell’art. 28 della L. 392/1978; il termine di scadenza per manifestare interesse a partecipare alla procedura era il 01/02/2024 ore 12:00; entro tale termine sono pervenute n. 10 (dieci) manifestazioni da parte degli interessati, i quali sono stati invitati a presentare offerta in seguito a sopralluogo obbligatorio, con invito di cui al protocollo n. 592;
A seguito della gara i locali sono stati concessi a Stefano Lorenzi

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Forum innternazionale dei giovani

L’ecomuseo invita i giovani del territorio a partecipare al forum internazionale per la Rigenerazione in Valbruna . Costi a carico dell’ecomuseo

#Progettiecomuseali🌿🧶🌼

NanoValbruna: Forum Internazionale dei giovani per la Rigenerazione

Lis Aganis partner di ReGeneration Hub Friuli, associazione di giovani che lavora per i giovani. Diverse le attività in atto aperte ai giovani di tutto il mondo.

Il festival si attesta come uno dei più attesi momenti di confronto e scambio tra scienziati, imprenditori, giornalisti, visionarie e visionari di tutto il mondo e soprattutto tantissimi giovani per affrontare insieme, nel cuore delle Alpi Giulie, le sfide del nostro tempo, creando opportunità di orientamento formativo, lavorativo e di crescita personale per le nuove generazioni.

L’Ecomuseo darà l’opportunità a 👨‍👨‍👧‍👧👩‍👩‍👧👨‍👩‍👧5 giovani del territorio di partecipare a questa strepitosa esperienza! Se sei interessat* approfondisci sul sito 📲www.nanovalbruna.com e poi scrivi a iscrizioni.ecomuseo@gmail.com candidandoti a partecipare.

https://www.youtube.com/watch?v=LmnOx3xTt6A

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Caso ghiaia: il Laboratorio invitato in Regione

Il Laboratorio Cellina sarà convocato a Trieste per confrontarsi con la IV commissione regionale sulle migliori soluzioni di manutenzione del lago di Barcis. L’ha dichiarato il presidente dell’organismo legislativo del consiglio regionale, Alberto Budai, salito a Barcis in visita insieme alla collega Lucia Buna. I due esponenti della Lega sono stati accolti in municipio dal sindaco Claudio Traina. Tema dell’incontro, la gestione del bacino idroelettrico, intasato da milioni di metri cubi di inerti. Il Laboratorio Cellina sarà convocato a Trieste per confrontarsi con la IV commissione regionale sulle migliori soluzioni di manutenzione del lago di Barcis. L’ha dichiarato il presidente dell’organismo legislativo del consiglio regionale, Alberto Budai, salito a Barcis in visita insieme alla collega Lucia Buna. I due esponenti della Lega sono stati accolti in municipio dal sindaco Claudio Traina. Tema dell’incontro, la gestione del bacino idroelettrico, intasato da milioni di metri cubi di inerti. Questo tavolo di concertazione tra Regione, Comuni, aziende energetiche, comitati e portatori di interesse è un interlocutore importantissimo per la soluzione del problema, e come Lega ce ne attribuiamo di diritto la paternità». In attesa di far decollare il maxi sghiaiamento, Budai e Buna guardano alla pulizia spicciola, quella che manca all’appello da almeno un decennio. Con Traina si è discusso anche della costante rimozione del pietrame spinto a valle dalla corrente. Un apporto quotidiano che sta velocemente vanificando le ultime opere di regimazione idraulica e di innalzamento dell’ex statale 251 alla confluenza del torrente Varma. «Occorre disporre con urgenza dei lotti di manutenzione all’imbocco del lago per scongiurare ulteriori danni a territorio e turismo», è stata la conclusione dei due consiglieri regionali. — fmv

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UCRAINA SCONOSCIUTA: presentazione a Cimolis del libro di Mario Pò

Presentazione a Cimolais del libro di Mario Pò : Ucraina sconosciuta nell’ambito dell’iniziativa della Regione FVG “libri sotto la neve”

per approfondimenti vedi articolo:

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Lupi alle porte di alcuni paesi, il prefetto di Belluno “gela” i sindaci: «Non c’è un pericolo grave»

Molti sindaci della provincia di Belluno sono preoccupati perché ci sono sempre più lupi che si avvicinano ai centri abitati, ma il prefetto di Belluno , al quale si erano rivolti, ha cercato di rassicurarli anche con qualche dato: «Da 150 anni in provincia di Belluno non si registrano aggressioni dirette nei confronti dell’uomo.

Questo predatore, per sua natura, evita l’uomo». E ancora: «Non c’è una sovrappopolazione di lupi in provincia: ce ne sono circa 80-120 esemplari in 15-17 branchi in una superficie molto vasta, visto che la provincia è la più vasta del Veneto».

L’APPELLO
La questione della pericolosità del lupo era stata sollevata dagli abitanti di alcuni comuni della Provincia, attraverso i rispettivi sindaci: Lorenzago di Cadore, Auronzo di Cadore, Perarolo di Cadore, Belluno, Feltre, Seren del Grappa, Arsié, Lamon, Fonzaso. Il prefetto Mariano Savastano ha cercato di smorzare le preoccupazioni e, in un incontro ieri in prefettura, ha invitato «ad avere un approccio scientifico, non emotivo, non allarmistico. Non ci sono le condizioni per un allarme sociale. Non ci dobbiamo preoccupare, ma ci dobbiamo occupare del problema con una campagna di informazione mirata». 

LE DIFESE
«È una specie protetta ed è l’uomo che si deve adattare al lupo e non il contrario – ha sottolineato Savastano – adottando comportamenti non attrattivi nei suoi confronti». Quindi non lasciare animali liberi o abbandonare rifiuti umidi vicino alle case, giusto per citarne un paio. «Nella scala di rischio che va da 1 a 7 (dove 7 è il rischio più elevato) noi siamo a 4. Non c’è un pericolo grave. Qualora l’indice di pericolosità per l’avvicinamento dei lupi, dovesse innalzarsi, la Regione ha già autorizzato, come è avvenuto in provincia di Vicenza, l’intervento della polizia provinciale armata con munizioni a pallini di gomma, che si è dimostrato efficace poiché i lupi si sono allontanati definitivamente dai centri abitati». 

I PRIMI CITTADINI
Alcuni sindaci non condividono questa mancanza di preoccupazione per la situazione attuale. Loris Maccagnan, sindaco di Lamon, non fa mistero: «La problematica esiste, anche se un’evoluzione recente non c’è stata. I rapporti con la prefettura sono stretti. C’è preoccupazione per i capi di bestiame più che per la sicurezza delle persone. L’animale è arrivato ai centri abitati. L’altra questione è relativa agli allevamenti e al pascolo comunale: non riusciamo ad utilizzarlo finché non risolviamo il problema della presenza del lupo». Il sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin ha delegato l’assessore Raffaele Addamiano e il consigliere Lorenzo Bortoluzzi: «Bisogna monitorare, ciò che viene richiesto ai cittadini è segnalare agli organi preposti eventuali avvistamenti». E Christian Pasa (Fonzaso) aggiunge: «Più che preoccupazioni per i concittadini, siamo stati coinvolti perché abbiamo avuto predazioni sulle pecore. Ci sono domande e perplessità, è una novità avere a che fare con specie selvatiche». Posizione decisa quella di Stefano Cesa (Borgo Valbelluna) territorio che ha dato molto al lupo in termini di prede: «C’è assoluta incompatibilità tra questo predatore e gli enormi sacrifici della gente che vive in montagna e che opera per la cura e la manutenzione del territorio attraverso l’attività agricola. Ma se non sosteniamo adeguatamente queste aziende agricole superstiti anche dal lupo e dall’incremento incontrollato della fauna selvatica, tra qualche anno ci troveremmo sterminate aree abbandonate, incolte e con impressionanti problemi di carattere idrogeologico». da Gazzettino Bl

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