Sono tremila circa i lupi in Italia e 200 di questi stanno ricolonizzando le montagne al confine tra il Veneto, il Trentino e il Friuli. Ma con il lupo si può convivere, assicura Angelo Pangrazio, volto conosciuto del Tgr Veneto, che ha impegnato il primo anno di quiescenza per una puntuale ricognizione sui “Lupi a Nordest. Antiche paure nuovi conflitti”. Convivere, però, con prudenza.
Slavc, il capostipite, è comparso in Lessinia nel 2012. Com’è stato l’incontro con Giulietta? È da questa coppia, infatti, che è scattato il radicamento del lupo sulle montagne della regione.
«Il lupo maschio, proveniente dalla Slovenia, fu segnalato sulle montagne della Lessinia nella primavera di dieci anni fa. Era stato catturato e radiocollarato dai tecnici dell’università di Lubiana, che dall’autunno del 2011 ne avevano seguito il lungo percorso di dispersione verso l’Austria e poi l’Alto Adige, l’Altopiano di Asiago e la Lessinia.
Fu proprio nella foresta dei Folignani che il lupo proveniente dalla popolazione dinarica incontrò la femmina, arrivata lassù dalle Alpi occidentali. Insieme formarono la coppia che a partire dal 2013 diede vita al primo branco storico nei territori a cavallo tra Veneto e Trentino».
Quanti lupacchiotti hanno figliato?
«Si è calcolato che in dieci anni Slavc e Giulietta abbiano figliato più di 40 cuccioli. I quali, a loro volta, sono stati fondatori dei branchi».
La mappa della colonizzazione veneta?
«Con i dati forniti nei giorni scorsi dall’Ispra, i lupi in Italia sono indicati in oltre tremila, mille dei quali formano la popolazione alpina, insediata dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia. In Veneto i branchi hanno colonizzato la fascia alpina dalla Lessinia verso Asiago, il Grappa, Col Visentin, le Dolomiti, la Valbelluna, l’Alpago, il Cansiglio.
Tra Veneto, Trentino e Friuli si possono stimare trenta branchi, circa 200 lupi adulti, di cui più della metà solo in regione. Ma sono in aumento gli avvistamenti sui Colli Berici ed Euganei e in pianura, soprattutto lungo i fiumi dove i lupi possono cacciare animali selvatici, dai caprioli alle nutrie».