Un sentiero è sicuro quando è visibile: con questo spirito, nel fine settimana, i volontari del Cai di Maniago sono intervenuti lungo il 374, tracciato che collega Ponte Compól alla Forcella Duranno, tra i più panoramici e frequentati delle Dolomiti friulane.
Meta di escursionisti esperti e camminatori allenati, il percorso è stato oggetto di un’importante operazione di manutenzione: controllo dei segnavia esistenti, riverniciatura dei tratti sbiaditi e riposizionamento di alcuni paletti, fondamentali per garantire la piena leggibilità dell’itinerario e quindi una percorrenza sicura. L’intervento si è rivelato necessario a causa del passare del tempo e delle condizioni atmosferiche, che hanno deteriorato le indicazioni aumentando il rischio di disorientamento soprattutto per chi affronta il sentiero per la prima volta. Operazioni come queste sono essenziali per assicurare la percorribilità e la sicurezza dei tracciati, senza alterarne la natura di itinerari di montagna da affrontare con la giusta preparazione.
L’obiettivo dichiarato è quello di mantenerli accessibili nel rispetto della loro natura: percorsi montani che richiedono preparazione adeguata e senso di responsabilità. Proprio in quest’ottica, il Cai continua a svolgere un ruolo cruciale offrendo raccomandazioni e strumenti utili per affrontare ogni escursione con cognizione di causa, contando su riferimenti chiari e ben posizionati lungo il tragitto. Il sodalizio maniaghese svolge da anni questo tipo di attività: non solo aperture stagionali e gite sociali, ma un lavoro costante di presidio del territorio. Le uscite per la manutenzione vengono spesso organizzate nei fine settimana e richiedono ore di cammino, interventi manuali su terreno irregolare e trasporto di materiali: trasporto che in questo caso è avvenuto grazie all’ausilio di un elicottero, a testimonianza dell’organizzazione della manovra.
Proprio il sentiero 374 rientra tra quelli più interessanti del comprensorio. Parte dai ruderi di Stei de Conte e, dopo aver toccato il Rifugio Maniago e risalito la Gravina del Duranno, raggiunge la forcella a quota 2217 metri. Un itinerario impegnativo (con oltre mille metri di dislivello) che i volontari del Cai continuano a custodire grazie alla propria passione. — fmv