Coronavirus, l’allarme delle categorie produttive: “Siamo sull’orlo del collasso, in montagna disdette per il 90%”. Regione pronta a ricorrere alla cassa integrazione

“È una settimana difficile in cui però al panico dovrà prevalere il buonsenso: cerchiamo di trasmettere messaggi con normalità e non mettiamoci una maschera anche al cervello oltreché in viso”. Così commenta il presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti che, in rappresentanza di Confindustria regionale, ha incontrato, tra gli altri, il governatore del Fvg Massimiliano Fedriga e il vicepresidente e assessore alla Sanità, Riccardo Riccardi.
“Siamo quasi sull’orlo del collasso. Il turismo ha subito cancellazioni dall’80 per le città fino al 95% in montagna. E anche Trieste sta avendo dei grossi problemi già in vista dell’estate”. Lo ha detto la presidente di Federalberghi Fvg, Paola Schneider
“Per quanto riguarda la montagna – ha sottolineato Schneider – siamo sul disastro e il 29 febbraio chiuderanno moltissimi alberghi in tutta l’area montana proprio perché non c’è più gente». È emergenza anche dal punto di vista delle presenze straniere. “Anche tutto il turismo dell’Est sta venendo meno, perché perché» nei Paesi di origine «viene richiesto di compiere un periodo di quarantena”. “Nell’incontro di oggi – fa sapere – abbiamo chiesto alla Regione di potere aprire un tavolo di crisi proprio per la montagna» anche per far fronte al caso di licenziamenti del nostro personale”. (f MV)

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