Una razionalizzazione di beni per evitare sprechi e introitare qualche somma a bilancio: l’amministrazione comunale di Cimolais fa ordine nelle proprietà e mette in vendita tre edifici e numerosi lotti di terreno. Nel caso dei fabbricati si tratta di quote parziali, mentre per boschi e prati la titolarità è esclusiva. Nella maggior parte dei casi si tratta di piccole porzioni incolte che potrebbero interessare ai confinanti, anche nell’ottica di ridurre i frazionamenti eccessivi: i fondi agricoli e forestali della Valcellina sono caratterizzati da un numero altissimo di intestatari a causa dei mancati aggiornamenti dei registri immobiliari dopo lo spopolamento di massa del secolo scorso.
Il valore parte da “fazzoletti” di 30 euro ciascuno a compendi più corposi che superano i 2 mila euro. Nel caso dei tre edifici, il sindaco Davide Protti spera invece di incamerare circa 25 mila euro. Proprio su questa tema anche Cimolais ha recentemente adeguato i valori fiscali su cui calcolare l’imposta locale. I tecnici della Magnifica Comunità montana delle Dolomiti friulane, Cavallo e Cansiglio hanno mappato la valle, stabilendo i prezzi di mercato delle varie aree urbane, agricole e artigianali. Su questi valori sarà ora quantificato l’importo dovuto dai cittadini per l’Ilia, l’imposta sugli immobili. fmv