A fuoco la CASERA FERON dove dormivano 8 giovani

Avevano acceso il fuoco per scaldarsi quando, improvvisamente, il tetto è andato a fuoco. La lucidità e l’intuizione di un gruppo di otto giovani, che stavano trascorrendo la notte nella casera Feron a Cimolais, ha permesso di evitare il peggio. Utilizzando l’acqua raccolta dal ruscello che scorre vicino alla dimora hanno evitato che le fiamme si propagassero in tutta la struttura e contenuto, quindi, i danni in attesa dell’arrivo sul posto dei vigili del fuoco.

I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì, intorno alle 4. 30. Un gruppo di otto ragazzi che stava trascorrendo la notte nella casera Feron di Cimolais, dopo aver acceso il fuoco, si è accorto che la linda del tetto, dove passa la canna fumaria, aveva preso fuoco e che il fumo aveva invaso l’interno.

Grazie all’acqua raccolta dal vicino ruscello sono riusciti a domare le fiamme mentre uno di loro ha lanciato l’allarme ai vigili del fuoco. Sul posto si è portata una squadra dal distaccamento di Maniago. Dopo aver percorso un primo tratto a bordo di un pick-up, i pompieri si sono trovati costretti a proseguire a piedi, considerando che si trattava di un terreno impervio. Dopo circa quaranta minuti di camminata, con al seguito estintori, motoseghe e termocamera, hanno raggiunto il luogo indicato.

I soccorritori hanno iniziato le operazioni di bonifica e spegnimento dei focolai ancora attivi; operazioni che si sono concluse intorno alle 9 di lunedì mattina .

L’utilizzo della termocamera ha confermato che nel tetto e in tutto l’edificio non vi erano più fiamme attive. Illesi i ragazzi coinvolti che, al momento dell’incendio, dormivano all’interno della casera. Sul posto, a supporto della operazioni, erano presenti anche due agenti del corpo forestale regionale.

Dei fatti è stato anche informato il sindaco di Cimolais Davide Protti. «Sono sollevato nel sapere che i giovani ne sono usciti illesi – ha raccontato il primo cittadino –. Fortunatamente la reazione tempestiva dei ragazzi ha permesso di ridurre al minimo i danni alla struttura, che ha appena due anni di vita. Ciò che conta è che la vicenda sia stata dal lieto fine». — fmv

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