Non ci sono solo i problemi sanitari a far dormire sonni poco sereni agli abitanti della Valcellina. Gli intoppi per amministratori e residenti sono infatti molteplici e vanno dalla continua chiusura dei servizi alla riduzione del livello della qualità di vita. Il cruccio principale è legato alla soppressione dell’unico distributore di carburante: al momento la Valcellina può contare solo sulla pompa self service di Barcis e su quella di Erto e Casso. Anche i bancomat non fanno eccezione e i pochi che rimangono operativi appaiono a costante rischio di improvvisi “distacchi” da parte degli istituti bancaro. Infine telefoni, poste e negozi, tutti in caduta libera.
«Facciamo fatica a trovare imprenditori che vogliano investire in zona anche per colpa di una fiscalità che paragona il volume d’affari di un paese di montagna a quello di un esercizio pubblico di Pordenone centro – ha commentato il primo cittadino di Claut, Franco Bosio –. Ora chiediamo una riduzione della tassazione e delle incombenze burocratiche si cui sono costretti a occuparsi i cittadini». (f.fi.)