Un freno al bilancio del Parco dai Sindaci dei comuni di Erto e Casso e Claut, Grava: «Perso di vista lo scopo sociale»

Continua a tenere banco l’altolà al bilancio del Parco intimato dai Comuni di Claut e Erto e Casso. L’assessore clautano Gianandrea Grava ha spiegato perché, assieme al sindaco della Val Vajont Fernando Carrara, non ha votato il documento contabile del Parco naturale delle Dolomiti friulane: «Claut rappresenta il 26 percento del territorio protetto, Erto e Casso un altro 8 percento. Insieme coprono quasi un terzo dell’area di competenza. Il Parco è del tutto assente in fatto di incentivi alle attività locali. In particolare, viene trascurata la filiera agricola e quella silvo-pastorale. Il che si traduce in meno posti di lavoro e maggior spopolamento. L’ente non può giustificare questa situazione limitandosi a riferire che mancano i regolamenti attuativi». Grava ha rincarato la dose, sostenendo che «per troppi anni è stata trascurata la vera finalità dell’ente di tutela ambientale». «Quando è stato istituito il Parco aveva uno scopo sociale – ha osservato – Si puntava allo sviluppo economico e culturale. La norma parla di crescita delle comunità coinvolte nel progetto e di aumento della qualità della vita, il tutto grazie ad attività ecocompatibili. La nostra astensione al bilancio vuol essere un segnale perché si cambi presto rotta».(Fonte Messaggero Veneto)

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