«Gli oneri della neocostituita Magnifica comunità di montagna Dolomiti friulane, Cavallo e Cansiglio gravano sul municipio di Aviano, oberandolo di incombenze per una scelta sbagliata del centrodestra, in particolare del sindaco Ilario De Marco, divenuto presidente della comunità stessa»: a sostenerlo Sandrino Della Puppa, capogruppo Pd ad Aviano.
«C’è di che preoccuparsi per il futuro del municipio avianese coinvolto nella gestione della Comunità montana che raggruppa dodici Comuni, da Caneva a Tramonti di Sopra – osserva Della Puppa – . Il centrodestra in consiglio ha approvato la convenzione che prevede d’affidare alla Comunità la gestione del personale di tutte le muncipalità che fanno parte dell’ente, cui vanno aggiunti i dipendenti del parco delle Dolomiti Friulane. La convenzione votata dal centrodestra prevede che tre funzionari del municipio di Aviano gestiscano questa importante area amministrativa del personale».
Sino al 30 giugno, evidenzia il capogruppo di minoranza, il team dei tre dipendenti avianesi si occupava del personale dell’Unione territoriale, ora soppressa, formata dai Comuni di Aviano, Budoia e Caneva. «Lo stesso personale, dal primo luglio, è impegnato a gestire dodici amministrazioni locali, una situazione decisamente più impegnativa» commenta.
Motivando in consiglio il voto contrario del Pd, Della Puppa ha prefigurato quale potrà essere il futuro carico di responsabilità e impegni del municipio avianese: «Cosa succederà se i Comuni della nuova Comunità di montagna dovessero decidere di accentrare il servizio dei vigili urbani? Già oggi la dotazione della polizia locale ad Aviano è insufficiente a garantire il controllo del territorio e in futuro potrebbe dover dare risposte anche ai comuni tramontini, a Erto e Claut». Conclude: «Queste complicazioni derivano dalla scelta sbagliata d’aver diviso la montagna in due Comunità, delimitando in modo assurdo e incongruo i loro confini, per cui Montereale e Maniago che erano punti di riferimento per i servizi delle valli Cellina e Meduna sono stati forzatamente aggregati a Spilimbergo». —fmv