La zona maggiormente colpita dall’eccezionale mix di pioggia e vento di questi giorni è stata la Valcellina. Allagamenti, strade parzialmente invase di detriti e alberi caduti si registrano anche in Val Tramontina, a Vito d’Asio e Clauzetto.
Alle 20 di domenica è stata riaperta al traffico la strada regionale 251 della Valcellina – Val di Zoldo, chiusa per più di 48 ore. Per l’ennesima volta il torrente Varma e il Cellina hanno sfogato le rispettive piene sulla vicina carreggiata.
Come in passato, la causa principale dell’episodio è l’eccessivo inghiaiamento dei greti. «Mi preme rilevare l’impegno delle ditte locali e dei volontari che per due giorni e due notti hanno asportato materiale dagli alvei e scongiurato così un’interruzione ancora più pesante», ha detto il sindaco Claudio Traina che ha coordinato le operazioni da casa in quanto sottoposto a quarantena.
Bisognerà invece attendere qualche giorno per capire i danni subiti dal cantiere per la costruzione del ponte di by-pass della diga. Parte dell’area di lavoro è finita sott’acqua. Tra oggi e domani era previsto l’arrivo di un’enorme gru per la posa di un altro concio del viadotto e per i test statici.
Tutto rinviato a data da destinarsi. Resta anche da capire se, alla pari di quanto accadde con la tempesta Vaia del 2018, il Cellina riempirà l’invaso di tronchi e ramaglie, creando così disagi alla potabilità dell’acqua di tanti paesi della pianura. Una curiosità: in una sola ora su Barcis è caduto il quantitativo record di 430 millimetri di pioggia. fmv