L’assessore regionale alle Risorse agroalimentari e forestali, Stefano Zannier, ha illustrato lo schema di disegno di legge che intende adeguare e riordinare la normativa in materia di parchi
e di riserve naturali visto che quella attuale non risponde più alle mutate esigenze del territorio, né ai cambiamenti intervenuti in questi 25 anni nel quadro legislativo nazionale e regionale.
Uno degli aspetti significativi di questa nuova legge, che è suddivisa in 66 articoli, è rappresentato dall’assetto delle aree della rete Natura 2000, la cui gestione può essere assegnata direttamente ai parchi, con riguardo alle aree ricomprese all’interno del perimetro
dei medesimi; può altresì essere attribuita alla riserva richiedente, con riguardo alla porzione inclusa all’interno del proprio perimetro. La gestione di ulteriori aree della rete Natura 2000
può essere attribuita agli enti parco al di fuori del perimetro di competenza, con deliberazione della Giunta regionale e previa intesa tra i Comuni territoriali. LA NUOVA LEGGE
La riforma dei Parchi L’assessore Zannier ha fornito le linee guida mente interessati e gli enti parco o gli organi gestori delle riserve naturali.
“Il ruolo degli enti parco – ha riferito Zannier – sarà così ulteriormente rafforzato consentendone la partecipazione a iniziative che rientrano tra le attività di carattere turistico eco – compatibili con l’obiettivo di favorire la sostenibilità della gestione dell’ambiente
naturale e fare in modo che esso diventi una risorsa per il territorio, da preservare non soltanto in modo conservativo, consentendone la fruizione nel rispetto delle esigenze dell’ambiente
naturale”.
Nel contesto degli enti parco sarà inoltre possibile valorizzare le produzioni del territorio che consentano di arricchire l’attrattività delle aree.
Tra le azioni di semplificazione che saranno introdotte dalla nuova normativa vi sono i meccanismi per la composizione degli organi degli enti parco, la ridefinizione degli strumenti di programmazione, la modifica ai sistemi di accesso alla contribuzione.
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Ai matrimoni russi no se può ridhe
A proposet dela Russia , no la fenis mei da merevee , agn tale "piciole "circostanthe.Olga Saenko, responsabile de l'anagrafe dela region de Rostov , tale celebrathions matrimoniai a la proibì no nome da ridhe, fumé, beve, mangé , ma agn da entré con un gaban, con le scarpe sporscie ,o con un saino masa gros.Oltre a chiste esigenthe de " decoro " , alà proibì agn esclamathions , ciacole a ous alta, telefonadhe , schiantadhe o movese tala sala dela celebrathion.A chiste proibithions - che le dires begn a un funeral - la Saenko no la soporta né monadhe né menadhe in giro , al masimo la permet un soriso o una comothion se i vegn fath da cetuth , thentha piasei o alegrie .Al fato alé che la Saenko la veic i sposi e chi che i sta intorn posibili intrics par la tranquilité social. continua su Cè disto? | Cronache da Cimolais WebCam
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