Sempre più frequenti gli avvistamenti di cervi (anche di giorno) nei dintorni del paese. Di conseguenza anche i lupi si avvicinano sempre di più all’abitato. Nel fine settimana ben due carcasse di cerve aggredite dai lupi sono state ritrovate nei dintorni del “pre de cecio”. Molte le preoccupazioni dei residenti in particolare di chi era abituato a passeggiare o correre in solitaria lungo le nostre piste ciclabili e sentieri.
In attesa di info di comportamento più dettagliate riporto un articolo di Repubblica sugli orsi del Trentino e le raccomandazione dei render americani sul comportamento in caso di inconto con gli un orso (non si sa mai) che forse possono andare bene anche per i lupi – sempre animali selvatici sono
“Nei boschi dove ci sono gli orsi, bisogna camminare in gruppo e non da soli e fare molto rumore, parlando, cantando e battendo le mani. I plantigradi sentono la presenza umana e si allontanano. Non bisogna lasciare cibo in giro (li attira) ed è meglio evitare di portare cani (li irritano).
La presenza degli orsi in Trentino e nelle vallate confinanti dell’Alto Adige dove c’è anche la problematica legata ai branchi di lupi, influirà sul turismo della prossima estate. Le segnalazioni di orsi nei boschi, anche vicino ai centri abitati, sono continue e generano preoccupazione tra la popolazione locale e potenziali turisti.
PUBBLICITÀ
L’INTERVISTA
L’orso e la convivenza con l’uomo: “è possibile se le persone sanno come comportarsi”
di Cristina Nadotti08 Aprile 2023
Nelle provincie di Trento e Bolzano il turismo soprattutto nelle località di montagna è sostentamento economico, è vita. Se a fine degli anni ’90 la ripopolazione dell’orso bruno alle pendici del massiccio del Brenta era diventata per alcuni aspetti un volano turistico (l’orso appariva su ogni volantino, brochure o manifesto prodotto da Provincia Autonoma o aziende di soggiorno interessate), ora con l’aggressione mortale ad Andrea Papi nel pomeriggio del 5 aprile da parte dell’orsa JJ4, c’è il forte rischio di ottenere l’effetto opposto.
PUBBLICITÀ
La richiesta di informazioni
Nell’ultimo mese assieme alle richieste di informazione da parte di possibili vacanzieri sono arrivate anche molte disdette. Gli operatori turistici delle zone interessate non forniscono dettagliate informazioni limitandosi a dire “hanno chiamato o scritto e-mail chiedendo informazioni”, mentre dall’Alto Adige l’allarme è chiaro. La Provincia Autonoma di Bolzano è intervenuta con una nota nella quale, oltre a rivelare che sul territorio sono presenti tre orsi maschi, spiega che “le misure adottate sono incentrate sulla prevenzione e la dissuasione” e che “la priorità assoluta rimane quella di garantire la sicurezza della popolazione e degli ospiti che soggiornano sul nostro territorio”.
Una chiarificazione dopo la preoccupazione ed incertezza espressa da decine di cittadini tedeschi che hanno contattato sia al Consolato generale di Germania a Milano che a quello onorario a Bolzano. In Alto Adige i contadini sono preoccupati da diverso tempo sia per la presenza dell’orso ma soprattutto dei lupi che sbranano le pecore e incutono paura.
“Boicottare non per gli orsi ma per la politica”
Ora, però, iniziano ad allarmarsi anche gli albergatori che segnalano diverse disdette. Lo stesso presidente degli albergatori altoatesini dell’Hgv, Manfred Pinzger dice, “serve dire la verità, non è vero che l’orso non esiste” e non nasconde che dalla Val d’Ultimo e Val Martello, le due vallate più vicine a Val di Non e Sole in Trentino dove vivono gli orsi, arrivano più disdette. La Provincia Autonoma di Trento e Trentino Marketing hanno preparato un vademecum sul comportamento da tenere in caso di incontro con un orso. Molto forti sono i commenti da parte delle associazioni animaliste che indicano di “boicottare” il turismo non per la presenza degli orsi, bensì per la politica adottata dalla Provincia Autonoma presieduta da Maurizio Fugatti che è quella dell’uccisione dei plantigradi.
Orsi in Trentino, il Tar sospende anche l’abbattimento di MJ5. Gli animalisti: “Stoppare la follia di sterminio dei plantigradi perseguita dalla giunta Fugatti”
a cura della redazione Cronaca22 Aprile 2023
25 maggio: la decisione del Tar
Il prossimo 25 maggio il Tar di Trento entrerà nel merito se procedere all’abbattimento dell’orsa JJ4, e quindi sbloccare l’ordinanza di Fugatti, oppure optare – ipotesi che sta prendendo sempre più piede – per un trasferimento dell’orsa e di altri esemplari considerati problematici in santuari-rifugi all’estero: due strutture tedesche si sono offerte ad ospitare JJ4. Infine, in bassa Val di Non, sempre sulle pendici del monte Peller, la ‘montagna degli orsi’, l’orso è stato avvistato pochi giorni fa lungo il Sentiero Margherita nei pressi del centro abitato di Cunevo dove ci sono parchi giochi e campi sportivi.
Manifestazione degli animalisti davanti al Centro Casteller, dove è rinchiusa l’orsa JJ4: “Ucciderla è una vendetta e uno spot elettorale”
di Rory Cappelli23 Aprile 2023
Il sindaco di Contà, Fulvio Zanon ha scritto una lettera al presidente Fugatti, all’assessora all’agricoltura e alle foreste Giulia Zanotelli e al commissario del governo Filippo Santarelli avvertendoli di “segnalazioni costanti circa la presenza dell’orso sul territorio comunale che stanno generando paura e preoccupazione nelle famiglie e in tutta la comunità”. Il primo cittadino ha sottolineato il fatto che “l’orso è stato avvistato anche sul Sentiero Margherita, in questo periodo particolarmente frequentato da famiglie e bambini, trattandosi di un percorso di facile accessibilità anche con i passeggini”.
I consigli dei ranger americani
Nei boschi dove ci sono gli orsi, bisogna camminare in gruppo e non da soli e fare molto rumore, parlando, cantando e battendo le mani. I plantigradi sentono la presenza umana e si allontanano. Non bisogna lasciare cibo in giro (li attira) ed è meglio evitare di portare cani (li irritano).
Alessia Marcuzzi e le immagini dal parco di Yellowstone: “Mamma orsa attraversa con i cuccioli e tutti si fermano”
a cura della redazione Cronaca01 Maggio 2023
Sono i primi consigli che danno i ranger americani sul sito del National Park Service statunitense, l’ufficio federale che si occupa del coordinamento dei 424 parchi nazionali.
Se si incontra un orso, non bisogna scappare (è più veloce di noi), arrampicarsi sugli alberi (lo fa meglio di noi) né guardarlo negli occhi (lo vede come una sfida). Bisogna invece parlargli con calma, agitare le braccia sopra la testa ed allontanarsi senza correre e senza perderlo di vista.
È possibile che l’orso faccia un falso attacco per allontanare l’intruso: viene addosso a salti e si ferma poco prima. Non bisogna cambiare atteggiamento: si deve continuare ad allontanarsi con calma e non mettersi a correre (lo fa innervosire). Nel caso (raro) di un attacco, bisogna reagire con tutto quello che si ha: bastoni, pietre, pugni. Gli esperti Usa raccomandano lo spray per orsi, che però da noi è vietato.
I ranger americani consigliano di informarsi con i gestori dei parchi sulla presenza di plantigradi e sul comportamento da tenere, ma non invitano le persone a evitare le zone dove vivono. “Non lasciare che la tua paura ti trattenga”, scrivono: “essere prudenti e prendere la giuste precauzioni può aiutarti a stare sicuro mentre ti diverti intorno agli orsi”.