«Per ora abbiamo evitato l’oscuramento, ma non possiamo vivere con il timore di rimanere isolati». Il sindaco di Frisanco, Sandro Rovedo, si sente quasi un privilegiato: Mediaset non ha sospeso le trasmissioni in Valcolvera, come invece avvenuto nelle vicine Valcellina, Val Tramontina e vallate minori. Perché? «Voci di corridoio parlano di una soglia minima di 500 abitanti per comune – ha detto il primo cittadino -. I nostri dati anagrafici ci hanno salvato dallo switch off che invece sta creando problemi all’intero arco alpino nazionale. Trovo la situazione scandalosa: non si possono lasciare senza televisioni i nostri abitanti, in larga maggioranza anziani. Sono vicino ai colleghi che in queste ore protestano anche a Roma per riavere il servizio».Tra questi c’è Fabrizio Prevarin, sindaco di Andreis. Da settimane è alle prese con le proteste dei compaesani, rimasti all’improvviso senza gran parte delle programmazioni tv. Mediaset ha attribuito il tutto alla revisione delle frequenze, garantendo per ora il 40 per cento di ripresa del servizio. Ma sino a oggi dell’annunciata risintonizzazione nemmeno l’ombra. Tanto che proprio da Andreis parte una proposta rivolta alla Regione e nata sulla scorta dell’invito delle compagnie di telecomunicazione di «dotarsi al più presto di antenne paraboliche di ultima generazione».«Il sottosegretario Vannia Gava ha portato la vicenda a Roma e ci ha promesso fondi per sostenere queste spese, molto onerose per i nostri anziani – ha detto il sindaco di Andreis -. In ogni caso, resterebbe aperta la questione dell’utilizzo di impianti iper tecnologici da parte della popolazione. Perché la Regione non assume dei giovani con il compito di spiegare a domicilio ai nonni come funzionano i nuovi telecomandi, come attivare i servizi e risolvere eventuali intoppi di rete? Sarebbe un modo per venire incontro alle nostre realtà che si sentono abbandonate al loro destino». Fabrizio Prevarin ha pure messo in luce il positivo impatto che tale provvedimento potrebbe avere sui ragazzi della zona, che otterrebbero un lavoretto temporaneo. FMV
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Ai matrimoni russi no se può ridhe
A proposet dela Russia , no la fenis mei da merevee , agn tale "piciole "circostanthe.Olga Saenko, responsabile de l'anagrafe dela region de Rostov , tale celebrathions matrimoniai a la proibì no nome da ridhe, fumé, beve, mangé , ma agn da entré con un gaban, con le scarpe sporscie ,o con un saino masa gros.Oltre a chiste esigenthe de " decoro " , alà proibì agn esclamathions , ciacole a ous alta, telefonadhe , schiantadhe o movese tala sala dela celebrathion.A chiste proibithions - che le dires begn a un funeral - la Saenko no la soporta né monadhe né menadhe in giro , al masimo la permet un soriso o una comothion se i vegn fath da cetuth , thentha piasei o alegrie .Al fato alé che la Saenko la veic i sposi e chi che i sta intorn posibili intrics par la tranquilité social. continua su Cè disto? | Cronache da Cimolais WebCam
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