Centri visite sigillati, attività sospese almeno sino a dopo Pasqua e otto guide la cui sorte lavorativa è appesa a un filo: la crisi da coronavirus colpisce anche il Parco naturale delle Dolomiti friulane. Il presidente Gianandrea Grava sta facendo i salti mortali per evitare un contraccolpo dal quale l’ente con sede a Cimolais potrebbe non rialzarsi più. «La situazione è difficile, per non dire grave – ha detto –. Sono state annullate tutte le escursioni prenotate da qui a maggio. Ciò che fa più male è che agli inizi dell’anno l’agenda primaverile era praticamente al completo. Le gite scolastiche sono azzerate e dubito possano essere recuperate prima di giugno. Solo per questa voce prevediamo un calo di circa 20 mila presenze». Al Vajont il quadro è, se possibile, ancora più fosco: qui alla fine dell’anno di visitatori se ne conteranno sicuramente 50 mila in meno. Ma il disagio maggiore è per il personale. «Siamo disorientati – ha affermato il presidente –. I dipendenti amministrativi lavorano da casa grazie alla tecnologia, ma manutentori e guide sono di fatto disoccupati. Stiamo tenendo alta la vigilanza sul territorio insieme alle altre forze dell’ordine per evitare che il coprifuoco agevoli bracconieri e gente senza scrupoli. Per il resto, è tutto congelato e non abbiamo certezze sulla riattivazione dei servizi». fmv
CIMOLAIS EVENTI
-
La bolp de Meneghe
Sti dis passes, quan che al bosc al ara dut ros, a me a vegnu in ment una fantonia che la contava la me mo Pina; chela de al bolp de Meneghe; liei – la me mo – la conoseva begn Meneghe parce che chi de Nicol i aveva tagn pres e bosch a Meneghe, che a chel temp Meneghe al ara dut dei Thimolians e sol daspuò a le stè vendu a chi de Penei. La fandonia la parla de Svalt de Penei che all’ara dhu a legne a Meneghe, proprio quanche i arboi i dheventrava ros; sta dhe fato che quanche al tornava dola che al aveva lasè al rosac al no lo sciatava mei al toc de la polenta e del formai, che all’ara al so mangè de mesdì. Calche dhun ai robava ogni dì al mangè; passa un dì , passa doi , passa trè, a no in podheva pì. Al se aveva agn sciupè par vethe chi che al ara che ai robava al mangè ma al no l’ara rivè a capì ce che a sothedheva; al terth dì ai sbrisa al vuoi in tal cogol de le fuoie rosse che all’aveva ingr continua su https://cimolais.it/fandonie/ WebCam
Necrologi
Clicca qui per visitare la sezione Necrologi
NECROLOGIClasse 1946
INFO SU ORARI MEDICO – UFFICI COMUNALI E SERVIZI
-
-
Articoli recenti
- Partecipate del Municipio Snellimento concluso 30 Dicembre 2025
- Scossa di terremoto Residenti preoccupati 28 Dicembre 2025
- Dalla Carnia al Pordenonese Con la riforma del governo tagliati i Comuni montani 26 Dicembre 2025



