Dopo la battaglia politica quella legale: sono due i fronti che si aprono per impugnare quanto deciso della conferenza dei sindaci del 30 dicembre, in cui sono state stabilite le spartizioni territoriali tra le Comunità di montagna Est, con a capo Spilimbergo e nella quale è confluita Maniago, contro il volere della maggioranza Carli (fatta eccezione per il consigliere Cesare Monea), e Ovest con riferimento Aviano.
Da una parte il sindaco Andrea Carli e la collega di Vajont Lavinia Corona annunciano ricorso al Tar contro la decisione della conferenza di inserire i due municipi nella Comunità Est, quando i propri consigli si erano espressi diversamente (anche Arba dovrebbe imboccare analoga via). Dall’altra i sindaci di Tramonti di Sotto, Tramonti di Sopra e Frisanco intendono impugnare la delibera della conferenza perché le loro volontà non sono state rispettate sino in fondo: sono entrati sì nella Comunità Ovest, come volevano, ma la loro scelta era legata ad avere con sé Maniago, da sempre unita alle Valli Tramontina e Colvera (si pensi al quartiere maniaghese di Sud Ferrovia, “colonia” di tramontini).
Il sindaco di Tramonti di Sotto Rosetta Facchin è stata chiara in assemblea: «Gli atti possono essere impugnati per incostituzionalità, in quanto la conferenza sta commettendo forzature e decidendo ciò che non le compete». fmv
Ma il sindaco di Aviano Ilario De Marco ha replicato che «la conferenza è legittimata a deliberare le spartizioni e il principio di contiguità territoriale è determinante». Da qui la necessità di recepire le delibere dei comuni delle Valli Tramontina e Colvera, ma non quelle di Vajont, Maniago e Arba, che, se avessero fatto ingresso nell’ente Ovest, non avrebbero permesso a Montereale di entrare in quello Est, nel rispetto appunto della contiguità.