Ammontano a circa 6 milioni di euro gli interventi che la Regione metterà in atto in Val Cimoliana, per far fronte ai danni causati dalla tempesta Vaia abbattutasi anche sul Friuli Venezia Giulia lo scorso mese di novembre. A darne annuncio è stato l’assessore regionale con delega alla Protezione Civile rispondendo in Aula a Trieste ad una specifica interrogazione. Attualmente sono in corso di avvio le procedure di assegnazione ai diversi enti competenti delle opere disposte dal Commissario delegato, come approvate dal capo dipartimento della Protezione civile. Nel rispondere all’interrogazione, è stato spiegato che la ricognizione dei danni avviata dalla Protezione civile della Regione nelle giornate immediatamente successive alla tempesta, ha riguardato in primis i centri abitati e le infrastrutture strategiche, tra le quali le strade regionali e comunali di collegamento dei centri abitati, al fine di ripristinare le comunicazioni e garantire i soccorsi alla popolazione. Successivamente l’attenzione è stata estesa alle aree montane non densamente antropizzate, con particolare riguardo a quelle di alto valore ambientale e paesaggistico tra le quali la Val Cimoliana. Per il rilievo dei dissesti verificatisi sul territorio montano, compreso il fondovalle percorso dall’unica strada di penetrazione e di collegamento dei rifugi in quota, ha collaborato il personale dall’Ispettorato ripartimentale delle foreste di Pordenone e del Corpo forestale regionale. La Protezione civile ha inoltre richiesto tutte le informazioni sulle infrastrutture interessate dal maltempo alle Direzioni centrali competenti, al Comune di Cimolais e agli enti di rispettiva competenza (Ente Parco, Hidrogea). Sulla base della ricognizione complessiva dei danni, sono stati quindi predisposti i Piani di intervento finanziati dallo Stato per i primi lavori più urgenti e per le necessarie opere di mitigazione del rischio. ARC/AL/ppd
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Ai matrimoni russi no se può ridhe
A proposet dela Russia , no la fenis mei da merevee , agn tale "piciole "circostanthe.Olga Saenko, responsabile de l'anagrafe dela region de Rostov , tale celebrathions matrimoniai a la proibì no nome da ridhe, fumé, beve, mangé , ma agn da entré con un gaban, con le scarpe sporscie ,o con un saino masa gros.Oltre a chiste esigenthe de " decoro " , alà proibì agn esclamathions , ciacole a ous alta, telefonadhe , schiantadhe o movese tala sala dela celebrathion.A chiste proibithions - che le dires begn a un funeral - la Saenko no la soporta né monadhe né menadhe in giro , al masimo la permet un soriso o una comothion se i vegn fath da cetuth , thentha piasei o alegrie .Al fato alé che la Saenko la veic i sposi e chi che i sta intorn posibili intrics par la tranquilité social. continua su Cè disto? | Cronache da Cimolais WebCam
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