Via libera al progetto della holding dell’acqua, una società che nasce per garantire a Hydrogea e alle società che lo vorranno – non mancano interessi anche nel Veneto – la gestione amministrativa, la pianificazione, fino allo studio di un sistema territoriale di tariffe e a servizi che producono valore aggiunto. Ieri il consiglio dei rappresentanti dei Comuni soci (il Crc) ha dato il via libera all’operazione autorizzando il management di Hydrogea a redigere, anche con il supporto esterno se necessario, uno studio di fattibilità che dovrà indicare tempi e costi dell’operazione. L’obiettivo è duplice: efficientare i servizi e quindi produrre risparmi e radicare il servizio pubblico per eccellenza nel territorio, mettendolo al riparo dallo “shopping” dei grandi gruppi. Tempo dello studio: tra i sei e gli otto mesi.Se il sindaco del capoluogo, Alessandro Ciriani, ha incoraggiato da subito questo disegno, ieri anche i colleghi che siedono nel Crc (consiglio dei rappresentanti dei Comuni) hanno condiviso il percorso illustrato dal direttore generale della società Giovanni Blarasin.
«La creazione di una holding offrirà innumerevoli vantaggi al territorio, sia in termini di perequazione tariffaria che di pianificazione ed economicità – sintetizza il direttore -. In un momento in cui l’autorità per l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico (Aeegsi) spinge verso le aggregazioni di più soggetti e in cui le piccole realtà rischiano di essere fagocitate dai grandi colossi, andiamo a radicare un servizio primario in un territorio già depauperato, consentendo alle società di mantenere la loro integrità. Il piano industriale a cui ho lavorato e che guarda anche alla partecipazione di alcune società satelliti, prevede l’incremento sia del fatturato che del personale». Lo studio di fattibilità servirà a tradurre in numeri e passi precisi il progetto.La fusione Lta e Sistema Ambiente era nell’aria da tempo, «noi ci siamo trovati a inseguire quel percorso perché la precedente amministrazione comunale non ci aveva creduto» dice Blarasin. Ne è nato un progetto diverso da quello della fusione, un progetto che non è una contrapposizione rispetto al matrimonio delle altre due società (tra l’altro la fusione per incorporazione di Sistema Ambiente in Lta sposterà anche la sede della società a Portogruaro, fuori regione). La holding, come confermano il presidente Giovanni De Lorenzi e il vice Fabio Santin, soddisfatti del percorso avviato, resta una soluzione «aperta a chi vorrà aderirvi. E’ una risposta che offre numerosi vantaggi operativi al territorio, che si capiranno ancor più con lo studio di fattibilità (fonte MV)