Il tratto della statale 251 in loc. Varma è stato riaperto questa mattina 7.11 dalle ore 9.30 e rimarrà forse aperto fino alla prossima precipitazione (oggi – domani. la prossima settimana…..). I pendolari lavoratori hanno fatto tutti il giro per Vittorio Veneto mentre i ragazzi studenti hanno optato, perlopiù,per un altro giorno di vacanza. Molti i commenti sui social e sui giornali da parte dei residenti sia di Claut che di Cimolais che si vedono costretti a sobbarcarsi 2 ore di strada e il costo della benzina oltre che dell’autostrada, e da parte del Sindaco di Claut (nessun commento da parte del Sindaco di Cimolais!). La cosa che dà più fastidio è la mancanza di informazione: nessuno ti sa dire niente: nè sulla chiusura, nè sulla eventuale riapertura. Si chiama, nell’ordine: numero verde della Protezione civile: non hanno info dicono di chiamare FVG strade; il numero verde di FVG strade: non hanno info dicono di chiamare i carabinieri locali (la stazioen apre alle 8.00) o la polizia stradale : che non ha info di chiusura sulla statale 251 a parte un tratto in via nuova di Corva (notizia di ieri mattina) e dice di chiamare il Comune; il Comune apre dopo le 8.00; per cui un pendolare chi chiama? Con una petizione dello scorso anno era stato richiesto di inviare un sms a tutti i sottoscrittori e/o a quanti lo avrebbero richiesto; nell’era dell’informatica questo sembra non sia possibile e troppo compicato (cf. Sindaco Comune di Claut in una conferenza pubblica). Basterebbe mettere un avviso sul sito della protezione civile la cui web Varma spesso è ferma e sicuramente non visibile di notte (forse ci vorebbe un faro…) e attivare l’idrometro (fermo alle 12.30 del 5.11!). Questa mattina,poi, alle 7.00 non c’era acqua sulla strada però non era possibile transitare in quanto bisognava aspettare il collaudo dei lavori di pulizia; altra notizia incomprensibile ai pendolari: “non era forse possibile pulire e collaudare prima delle 7.00”? E, in alternativa, prevedere un trasfer da Barcis ad Arcola con mezzi delal protezione civile e/o dell’esercito e una navetta da Arcola per Cimolais e Barcis. Credo che i costi non siano poi tanto elevati – magari anche a pagamento. Basta poco alla gente di montagna per garantire la sopravvivenza ed evitare il trasloco a valle… se qualcuno ha avuto esperienze similari attendiamo vostre cronistorie
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Ai matrimoni russi no se può ridhe
A proposet dela Russia , no la fenis mei da merevee , agn tale "piciole "circostanthe.Olga Saenko, responsabile de l'anagrafe dela region de Rostov , tale celebrathions matrimoniai a la proibì no nome da ridhe, fumé, beve, mangé , ma agn da entré con un gaban, con le scarpe sporscie ,o con un saino masa gros.Oltre a chiste esigenthe de " decoro " , alà proibì agn esclamathions , ciacole a ous alta, telefonadhe , schiantadhe o movese tala sala dela celebrathion.A chiste proibithions - che le dires begn a un funeral - la Saenko no la soporta né monadhe né menadhe in giro , al masimo la permet un soriso o una comothion se i vegn fath da cetuth , thentha piasei o alegrie .Al fato alé che la Saenko la veic i sposi e chi che i sta intorn posibili intrics par la tranquilité social. continua su Cè disto? | Cronache da Cimolais WebCam
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