Trascorsa la notte in parete, luned’ mattina sono stati soccorsi e riportati a valle incolumi dai volontari del Cnsas, il Corpo nazionale soccorso alpino speleologico. Stiamo parlando dei due escursionisti che nella notte tra domenica e ieri avevano inviato una richiesta di soccorso per essere stati colti dal buio su un terreno ripido e impervio sulle rocce lungo la discesa dal monte Duranno, a quota 2.200 metri. La richiesta di soccorso è stata inoltrata tramite l’applicazione GeoResq allertando la centrale di Sassari, che ha avvisato la centrale operativa del Soccorso alpino della Valcellina. I due escursionisti stavano bene e d’accordo con i soccorritori si è deciso di attendere le prime luci dell’alba per una rivalutazione sulle decisioni da prendere.
Lunedì mattina i due escursionisti, un uomo di Trieste di 61 anni e uno residente a Roma di 57 anni, che non erano riusciti a raggiungere la cima del Duranno, hanno riferito di non sentirsela di scendere da soli ed è stato mobilitato, in accordo con la Sores, l’elicottero della Protezione civile.
Si trovavano infatti bloccati su roccette di secondo grado (su una scala di sei gradi di difficoltà). Tre soccorritori della stazione Valcellina del Soccorso alpino sono stati imbarcati al campo base e portati in quota. L’elicottero ha potuto atterrare e attendere a motore spento nei pressi di Forcella Duranno. I soccorritori sono saliti a piedi sino a raggiungere i due escursionisti, li hanno imbragati e legati alla corda e condotti lungo le balze rocciose su terreno più semplice, per poi imbarcarli e depositarli al rifugio Maniago, dal quale sono scesi autonomamente fino a recuperare la propria automobile. I soccorritori sono stati prelevati con una seconda rotazione e portati a valle al campo base. —