Tre valli private del loro punto di riferimento di fondovalle: la spartizione territoriale delle Comunità di montagna, decisa il 30 dicembre nella conferenza dei sindaci, divide Valcellina da Montereale, Val Colvera da Maniago e Val Tramontina-Meduna da Meduno.
Il sindaco di Frisanco Sandro Rovedo parla di «frattura dura da rimarginare. Uno scempio che va a svantaggio dell’intero territorio» e non risparmia un attacco alla Regione. «In conferenza siamo stati costretti a prendere decisioni al posto di chi era titolato, ma sino a oggi non ha pensato di svolgere il suo ruolo decidendo la limitazione territoriale con una logica – commenta –. O meglio la Regione aveva optato per un’unica Comunità, ma poi le tirate di giacchetta di alcuni colleghi l’hanno spinta a aprire delle possibilità e s’è cercato, con risultati sotto gli occhi di tutti, di mettere delle toppe».
L’ingresso di Frisanco nell’ente Ovest – sottolinea Rovedo – era motivato dal legame con Maniago, sbocco naturale della Val Colvera. Con Spilimbergo storicamente non abbiamo rapporti per ovvie questioni geografiche. La scelta di dividerci dal nostro fondovalle mi amareggia: la Regione ha scaricato su di noi ciò che era di sua competenza, creando divisioni e non nell’interesse del territorio».
Sulla frattura è intervenuta anche la segretaria del circolo del Pd Maniago-Vajont e vicesegretaria provinciale dei dem, Annamaria Poggioli. «La separazione di Maniago da Frisanco è una ridicola forzatura – afferma –. Una decisione al di fuori di qualsiasi logica. Noi eravamo a favore di un unico ente che avrebbe potuto contare di più per progettualità di respiro ampio, obiettivo di buon senso mantenuto per esempio dai comuni della Carnia. Ma in questa paradossale spartizione territoriale, in cui Val Colvera, Val Tramontina e Valcellina finiscono nel raggio avianese, assistiamo alla divisione di due comuni vicinissimi, Frisanco e Maniago, alla faccia del principio di contiguità territoriale. Il rammarico si fa personale se penso alla lunga collaborazione con Frisanco nella promozione per esempio di mostre d’arte, con la presenza di decine di artisti e visitatori dal Triveneto». f mv