Tre anni fa come in questi giorni, la Valcellina era alle prese con la devastazione causata dalla tempesta Vaia, col sindaco di Cimolais, Davide Protti, che stava effettuando decine di sopralluoghi in mezzo ai detriti portati dai fiumi in piena e a sentieri impraticabili per le frane. Quell’evento eccezionale, che ancora oggi fa parlare di sé, ha insegnato, tra le altre cose, che non va trascurata la pulizia dei cigli stradali. La strada regionale 251 della Valcellina–Val di Zoldo, unico collegamento con la pianura maniaghese da una parte e il Bellunese dall’altra, venne interrotta per qualche ora a causa delle piante cadute sulla carreggiata e dei sassi franati.
Per non rivivere nemmeno in minima parte l’incubo dell’autunno 2018, il sindaco Protti ha deciso di effettuare una ricognizione di tutti i boschi che si affacciano sulle principali strade del paese. A partire proprio dall’ex statale 251 che, in caso di blocco, rende tra l’altro impossibile l’arrivo dei mezzi di soccorso. Per l’occasione, è stato incaricato un perito forestale che ispezioni i punti maggiormente critici del territorio.
Il professionista Davide Pasut, di Pordenone, ha individuato numerosi interventi da effettuare all’altezza del passo di Sant’Osvaldo, una piana che confina con il territorio di Erto e Casso. Qui dovranno essere abbattute varie piante d’alto fusto ormai secche o in precario equilibrio. In questo modo si scongiurerà ogni pericolo per la pubblica incolumità anche in assenza di fenomeni meteo estremi FMV