Sorgente Valcimoliana

31.01.2016

La siccità che da mesi sta attanagliando la Valcellina non avrà alcuna ripercussione sulla produzione della Dolomia, l’acqua minerale imbottigliata a Cimolais. La sorgente sgorga in Val Cimoliana, nel cuore del Parco naturale delle Dolomiti friulane, ma non attinge direttamente da fonti superficiali (in questo periodo il Cimoliana è in secca). A monte dello sbocco c’è un bacino sotterraneo che contiene più di 3 miliardi di litri di riserva. Ovvero un quantitativo che basterebbe per almeno dieci anni di produzione.
Il serbatoio si costituisce man mano grazie allo scioglimento delle nevi. In questo modo l’acqua impiega una media di sessant’anni prima di tornare in superficie. Diventa quindi evidente come un’annata siccitosa non abbia alcun effetto negativo sulla portata della sorgente e, di conseguenza, sull’attività dell’azienda. La Dolomia, tra l’altro, riimette nell’alveo i metri cubi non utilizzati: in pratica, quanto non imbottigliato non va perso, tornando al suo originario percorso grazie a uno scarico sul Cimoliana. Se l’attuale quadro di difficoltà nell’approvigionamento idrico è anche una conseguenza dell’estate torrida dello scorso anno, va detto che il periodo luglio-agosto 2015 si è rivelato particolarmente redditizio per tutte le società che commercializzano acque minerali. Dolomia non è stata da meno, archiviando un incremento del 12 percento. In certi momenti non è stato neppure possibile far fronte a tutte le richieste del mercato.
Si diceva dell’attività aziendale: la società cimoliana sta avviando un programma di raddoppio delle linee che entro la metà di maggio porterà a un deciso incremento di vendite e fatturati. La nuova linea permetterà di soddisfare qualsiasi commessa, anche in presenza di un’ennesima stagione estiva “difficile”. Tornando al meteo, sino alla prossima settimana la Valcellina è destinata a convivere con temperature miti e assenza totale di precipitazioni. Sino a martedì non sono annunciate variazioni di rilievo. In quota si constata pure una sensibile escursione termica, con la colonnina di mercurio più alta rispetto alla pianura.
Dal Parco,

che ha sede a Cimolais, si moltiplicano gli appelli a escursionisti e visitatori perché mantengano un comportamento rispettoso dei luoghi. Nelle scorse settimane un mozzicone di sigaretta ha distrutto sei ettari di vegetazione sopra l’abitato di San Floriano.©RIPRODUZIONE