Scuole a rischio in Alta Valcellina: tre sindaci pronti a difenderle

Gli alunni scarseggiano e le scuole di Claut ed Erto sono a rischio chiusura. Il documento programmatico regionale per il piano di dimensionamento della rete scolastica 2017-2018 ha fatto alzare le antenne ai municipi dell’Alta Valcellina: i sindaci Antonio Carrara (Erto e Casso), Franco Borsatti (Cimolais) e Franco Bosio (Claut) hanno quindi redatto un atto, trasmesso anche all’istituto comprensivo di Montereale, del quale fanno parte le scuole valcellinesi, con cui si chiede ad amministrazione provinciale e ufficio scolastico regionale la salvaguardia del servizio. Il calo delle iscrizioni è la conseguenza dell’inarrestabile processo di spopolamento della montagna: la prima a tremare è la scuola elementare di Erto, in cui da anni esistono le pluriclassi. Discorso analogo per Claut: alle elementari, quest’anno, ci sono due pluriclassi. Alle sorti delle elementari clautane è legata la sopravvivenza delle medie, anche se per queste ultime non si dovrebbero registrare criticità per i prossimi sei anni. Il numero minimo di alunni per classe è 10: per mantenerle singole, la somma di due classi deve corrispondere a 18 allievi. Una prima da 8 studenti, per esempio, può quindi essere formata, se in seconda ce ne sono 10. Le preoccupazioni di amministratori e famiglie, comunque, non rappresentano una novità: sono presenti da anni, ma l’ultimo documento della Regione le ha acuite. A unirsi alla battaglia di Erto e Claut anche Cimolais, comune nel quale non sono presenti scuole, ma i cui residenti fanno riferimento agli istituti clautani. (fonte Messaggero Veneto)

 

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