Nonostante le critiche e le minacce di “tabula rasa” qualora le prossime elezioni dovessero consegnare la maggioranza alla destra, la riforma degli Enti locali va avanti a tamburo battente. In Regione a Udine sono stati siglati i patti territoriali delle 18 Uti: «Così favoriamo la crescita dei territori», ha assicurato la presidente Debora Serracchiani, firmando il documento.Il patto immette nel sistema quasi 13,6 milioni di euro in tre anni (suddivisi come illustrato in tabella), da impegnare entro 30 giorni. Insomma, liquidità a tempo di record che ricadrà sul territorio in termini di servizi e occupazione. Le risorse saranno utilizzate per interventi dedicati alla realizzazione di piste ciclabili, a progetti di messa in sicurezza del territorio, culturali, ambientali, di riqualificazione viaria fino all’efficientamento energetico, alla valorizzazione in chiave turistica del territorio, al recupero di fabbricati da destinare a iniziative di ricettività e a favore dell’ecosostenibilità. Un programma ambizioso e a 360 gradi. «I patti territoriali rappresentano la parte più innovativa della riforma degli Enti locali – ha detto Serracchiani -. Siamo davanti a un percorso compiuto assieme alle Unioni attraverso il quale sono stati individuati alcuni temi specifici di ogni singolo territorio sui quali si è fatto, insieme, un investimento triennale. Si tratta di risorse importanti che verranno utilizzate per ciò che serve».
La presidente ha sottolineato in particolare l’importanza degli investimenti mirati in un’ottica di insieme, valorizzando le diverse identità dei territori e le specificità presenti in ogni Unione. Gli accordi – frutto della concertazione avvenuta tra la Regione e gli Enti sulla base dell’Intesa per lo sviluppo regionale e locale – individuano in modo puntuale sia gli interventi da realizzare sia l’ammontare delle risorse regionali per ciascuna Uti. Le risorse necessarie per la realizzazione degli interventi saranno impegnate entro trenta giorni a decorrere dalla stipula del patto.Furio Honsell, presidente dell’Unione Friuli Centrale, intervenuto assieme agli altri presidenti o vicepresidenti delle 18 Uti, ha detto che la firma rappresenta un passaggio storico. «È la prima volta che c’è un’effettiva condivisione, che si concretizza l’integrazione multilivello. Il traguardo odierno – ha esplicitato Honsell – è innovativo, supera i confini regionali e permetterà di raggiungere e realizzare importanti obiettivi». Da parte sua, il presidente dell’Uti Collio-Alto Isonzo, Rodolfo Ziberna, ha precisato che «per la nostra Unione, l’investimento si traduce in 660 mila euro, risorse che si declineranno in risultati significativi per il nostro territorio, in particolare per la ciclabilità e per lo sviluppo industriale e turistico