Anche Cimolais ha aderito alla convenzione intercomunale dell’Alta Valcellina per affrontare l’emergenza accatastamento. I Comuni di Erto e Casso, Claut, Barcis e, appunto, Cimolais si sono infatti riuniti per gestire in modo sistematico e coordinato le pratiche del cosiddetto nuovo catasto urbano. La riforma del settore sta comportando non pochi problemi nei piccoli Comuni alpini, dove esistono immobili mai censiti. In altri casi, ci sono edifici crollati mai dichiarati o titolari deceduti da decenni.
Alcuni di questi intoppi burocratici riguardano proprietà pubbliche e i singoli municipi non dispongono di personale sufficienti per tutte le incombenze del caso. L’accordo prevede che i quattro Comuni si affidino a un unico professionista esterno con il compito di concludere ciascun iter ancora pendente. La sistemazione delle vecchie mappe sta creando disagi anche tra i privati, con l’arrivo di decine di avvisi di accertamento a eredi o persone che risiedono fuori provincia o all’estero. Spesso si tratta di soggetti che neppure sapevano di possedere particelle immobiliari in montagna.(fonte Messaggero Veneto)