“Abbandonare la natura a se stessa non significa tutelarla. Invece mettere in atto interventi per la sicurezza, come stiamo facendo con i cantieri Vaia, vuol dire non solo prevenire eventuali rischi per le persone e le attività produttive, ma anche difendere veramente il territorio e il suo ambiente. Basti pensare allo sghiaiamento del lago di Barcis, un’opera di prevenzione che non si faceva da oltre trent’anni, con le conseguenze che si sono viste dopo gli eventi atmosferici del 2018”. Lo ha detto a Barcis il governatore Massimiliano Fedriga nel corso del sopralluogo ai
cantieri Vaia di Barcis, Claut e Cimolais, accompagnato dal Vicegovernatore con delega
alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, e dagli Assessori Fabio Scoccimarro (Difesa
dell’ambiente) e Graziano Pizzimenti (Infrastrutture e Territorio).
Come ha evidenziato Fedriga, ricordando la rapidità d’intervento della Regione con 160
milioni di lavori avviati nei primi sei mesi dopo l’alluvione, “possiamo affermare con orgoglio
che si tratta di interventi eseguiti in poco tempo e fatti bene”. Da parte sua il Vicegovernatore ha sottolineato come, dopo il periodo emergenziale nel quale i lavori hanno subito un inevitabile rallentamento, adesso si completa l’opera di consolidamento, di manutenzione straordinaria e di sicurezza. “Abbiamo aperto 600 cantieri – ha affermato e adesso torniamo ad accelerare, considerando che questo rappresenta una significativa opportunità di rilancio per il tessuto imprenditoriale regionale”. Fondamentale, nella fase della progettazione delle opere, il lavoro dei tecnici del Parco, che si sono affiancati ai Comuni colpiti fornendo loro la consulenza per poter agire con la massima tempestività e procedere con una celere
bonifica e ripristino delle aree devastate dal maltempo.
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Ai matrimoni russi no se può ridhe
A proposet dela Russia , no la fenis mei da merevee , agn tale "piciole "circostanthe.Olga Saenko, responsabile de l'anagrafe dela region de Rostov , tale celebrathions matrimoniai a la proibì no nome da ridhe, fumé, beve, mangé , ma agn da entré con un gaban, con le scarpe sporscie ,o con un saino masa gros.Oltre a chiste esigenthe de " decoro " , alà proibì agn esclamathions , ciacole a ous alta, telefonadhe , schiantadhe o movese tala sala dela celebrathion.A chiste proibithions - che le dires begn a un funeral - la Saenko no la soporta né monadhe né menadhe in giro , al masimo la permet un soriso o una comothion se i vegn fath da cetuth , thentha piasei o alegrie .Al fato alé che la Saenko la veic i sposi e chi che i sta intorn posibili intrics par la tranquilité social. continua su Cè disto? | Cronache da Cimolais WebCam
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