PIANO DI SGHIAIAMENTO REGIONALE DEL CELLINA

Il Piano di sghiaiamento prevede che i tir non passeranno il centro barciano dove avrebbero provocato disagi e pericoli complice il notevole viavai e la ristrettezza della sede stradale. Ora la palla è nelle mani del neo sindaco di Montereale Valcellina, Igor Alzetta. I camion, una volta usciti dalla valle, sbucheranno in località Castello. Di qui le soluzioni sono varie: o transitare per le strettoie di Montereale sino a via dell’Omo, o svoltare a sinistra lungo la provinciale di Ravedis senza necessità di opere alternative, oppure utilizzare una laterale e ridiscendere sul greto del Cellina.  Da qui i camion carichi di inerti attraverserebbero la zona degli impianti sportivi e grazie a un guado risalirebbero all’altezza del vecchio ponte Giulio di Maniago. Alzetta ha già promesso la massima celerità nella decisione, senza far perdere ulteriore tempo a una pratica che langue da quasi vent’anni: tanto è il tempo che di dibatte sullo sghiaiamento del Cellina. A settembre sarà superata ogni pregiudiziale e i tecnici potranno mettersi al lavoro.  Prima di procedere con la costruzione delle opere e di avviare il prelievo del materiale inerte saranno concordate con i Comuni le modalità e i tempi dell’intervento. È probabile che il numero di autotreni in uscita dalla valle venga contingentato per evitare inquinamento e intralci alla circolazione. Non è, invece,  ancora chiaro se una parte del materiale inerte verrà spedito in Veneto, usando la regionale 251 in direzione di Erto e Casso e Longarone.

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