Non accenna a placarsi lo sciame sismico a cavallo tra il monte Rest e il confine con il comune di Socchieve. Il movimento percepito da una parte delle popolazione.
Nuovo risveglio con il terremoto in Val Tramontina e Carnia alle prime luci dell’alba di domenica: alle 5.27 una scossa di magnitudo 2.3 Richter si è sviluppata nella stessa zona dei numerosi eventi degli ultimi giorni. E’ infatti dallo scorso 27 marzo che non accenna a placarsi lo sciame sismico a cavallo tra il monte Rest e il confine con il comune di Socchieve.
Qui, a 5 chilometri dal capoluogo di Tramonti di Sopra, la terra ha nuovamente tremato, creando il solito e cupo tonfo che precede la scossa vera e propria. Vista l’intensità minore rispetto alle precedenti e l’orario ancora seminotturno, l’episodio di domenica mattina è stato percepito solo da una parte della popolazione.
Anche in questo caso, come detto, c’è chi ha udito un boato provenire dalle profondità del sottosuolo, seguito dall’immancabile tintinnio di lampadari, bicchieri e oggetti appoggiati sugli scaffali.