Non vogliamo il contatore dell’acqua». Alcuni residenti di Claut fanno muro all’installazione dei contatori da parte del gestore Hydrogea. «L’idea è di creare un comitato per l’acqua libera – ha anticipato il gruppo di clautani – All’anno il costo medio senza contatore è di 100 euro: quanto dovremmo pagare a Hydrogea? L’installazione del pozzetto per posizionare i contatori è a carico dei residenti, e sono di lavori tra i 2 e i 3 mila euro medi. Non vogliamo i contatori: l’acqua è di tutti». Cittadini sul piede di guerra come a Cimolais o nella valle ertana. A Claut hanno rispedito al mittente, in molti, il modulo di adesione recapitato ai residenti da Hydrogea. «Non paghiamo l’acqua per arricchire altri – non mollano i clautani – Chiediamo un intervento dell’amministrazione comunale e regionale a tutela degli agricoltori e allevatori. Ci riuniremo in comitato per proteggerci: dopo l’acqua metteranno una tassa sull’aria da respirare? Sulla polvere alzata lungo la strada?». Nel medioevo il “polveratico” era una tassa comune nella Penisola…«La nostra risposta è di rispedire al mittente il modulo di adesione all’Hydrogea» affermano i cittadini contrari all’installazione dei contatori.
Entro fine mese i moduli di adesione compilati e firmati vanno inoltrati alla sede dell’azienda a Pordenone: quanti lo faranno da Claut per ora è difficile prevederlo. La campagna di installazione dei contatori è prevista dal primo settembre 2017 al 31 ottobre 2018. Sarà consegnato il kit gratuito: la predisposizione del vano, pozzetto oppure nicchia esterna per i contatori, come si diceva, è in carico ai residenti. «Accesso al servizio a costi equi» promette Hydrogea nell’avviso porta a porta. (fonte MV)