Spinto in carrozzella da Mauro Corona, monsignor Giovanni Perin è voluto tornare a Cimolais per onorare le tre vittime indirette del disastro del Vajont: si tratta del pilota Giovanni Zanelli e di due tecnici che perirono in un incidente aereo il 10 novembre 1963. Mentre portavano aiuti alle popolazioni della valle colpite dall’onda, i tre precipitarono sul passo di Sant’Osvaldo: l’elicottero urtò i cavi di una teleferica e si schiantò al suolo. All’epoca monsignor Perin era direttore della colonia estiva di Sant’Osvaldo e quindi fu testimone della sciagura e del successivo incidente aereo. l’11 novembre il presule, 97 anni, ha officiato una cerimonia religiosa nella chiesetta costruita lungo il confine tra i due comuni. Alla presenza del sindaco di Erto e Casso Fernando Carrara e del suo predecessore Luciano Pezzin, il prete ha salutato tutti calorosamente. Sono stati infatti in molti gli ex parrocchiani che hanno deciso di sfidare una giornata grigia e fredda pur di abbracciare don Perin. «Parola di monsignore, Mauro si è guadagnato il Purgatorio», ha scherzato il sacerdote dopo essere stato accompagnato sulla scalinata da Corona e avere sorseggiato tè caldo.