Le tariffe dei rifiuti rischiano aumenti nel 2024 o rimarranno tra le più basse d’Italia? «Abbiamo appena iniziato a vedere il piano economico, non mi sento di dire nulla».
Un elemento incoraggiante però c’è: con il passaggio al porta a porta Gea ha rintracciato «circa 3 mila utenze fantasma. E il controllo non si ferma». La base dei contribuenti è cresciuta.
Il mandato
Gianfranco Marino, una vita da manager delle politiche del lavoro (ultimo impegno in Provincia a guida Alessandro Ciriani), è il nuovo presidente di Gea. E la ragione è chiara, come il mandato ricevuto dai soci e in particolare dall’amministrazione Ciriani: «Riorganizzare la società valorizzando le risorse interne e facendo efficienze dove possibile». Il presidente, che ha ricevuto tutte le deleghe il 19 dicembre scorso e che ha dedicato il primo periodo a conoscere i meccanismi della società, ha un compito non semplice: «Gea, in pochissimo tempo, ha acquisito una ventina di Comuni dell’area pedemontana, che prima erano gestiti da Snua – ricorda –. Siamo partiti subito, ma ci sono aggiustamenti da fare e bisogna costruire un percorso coinvolgendo Comuni e Comunità di montagna. Ho iniziato a incontrare i sindaci, intendo vederli tutti».
A Pordenone «il mio primo atto è stato il passaggio della raccolta della plastica da quindicinale a settimanale. E questa rimarrà, perché abbiamo visto un netto miglioramento della situazione generale, soprattutto una riduzione degli abbandoni. La nuova raccolta differenziata sta dando i risultati sperati. Il nostro lavoro è in stretta sinergia con il Comune di Pordenone e anche con il comando di polizia locale – prosegue Marino – perchè quest’anno si tratta di consolidare i risultati e quindi anche di aumentare i controlli».
Se gli accertamenti sulle utenze fantasma proseguono – «continuiamo a incrociare le banche dati e questo ritengo sarà una procedura senza interruzioni» – la direttiva del Comune è anche quella di contrasto agli abbandoni. Questo avviene con i controlli, ma anche con la cultura della prevenzione: «Il piano di educazione ambientale che Gea porta avanti nelle scuole è un vanto per Pordenone e continueremo a investire in questo»Secondo Marino è anche necessario «che tutti i cittadini si sentano coinvolti nel contribuire alla buona riuscita della raccolta, perchè da quella dipende la qualità dell’ambiente e anche il contenimento dei costi».
E sulle tariffe per ora il presidente non fa anticipazioni. «Non posso dire se riusciremo a mantenerle tali perchè abbiamo appena iniziato a vedere il piano economico finanziario, è presto per qualunque previsione. Quello che so è che rispetteremo la scadenza dello scorso anno» per cui entro aprile il piano dovrebbe essere pronto.
Non manca, da parte del presidente di Gea, un impegno anche sul fronte degli investimenti.
fmv