L’arte dei muretti a secco è tutelata dall’Unesco

L’UNESCO ha iscritto “L’Arte dei muretti a secco” nella lista degli elementi immateriali dichiarati Patrimonio dell’umanità: una notizia che fa scalpore specialmente in luoghi, come ad esempio la Val Tramontina, in cui i frutti di quest’arte sono pane quotidiano. Una ricchezza a cui si passa accanto distrattamente, senza pensarci. Un’arte secolare le cui vestigia sopravvivono ai bordi delle strade e negli antichi borghi. L’UNESCO si è congratulata con gli otto paesi europei che hanno presentato la candidatura: oltre all’Italia, Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera. “L’arte del ‘Dry stone walling’ riguarda tutte le conoscenze collegate alla costruzione di strutture di pietra ammassando le pietre una sull’altra, non usando alcun altro elemento tranne, a volte, terra a secco”, spiega l’UNESCO nella motivazione del provvedimento. Il territorio del Parco naturale delle Dolomiti friulane inanella così, nell’arco di pochi anni, il secondo prestigioso riconoscimento da parte dell’UNESCO: il suo territorio è infatti, dal 2009, Patrimonio dell’Umanità insieme a tutte le Dolomiti.

Questa voce è stata pubblicata in Categoria generale. Contrassegna il permalink.