Addio alle Unioni territoriali intercomunali e fumata bianca sugli enti di decentramento regionale: Andrea Gava, sindaco di Caneva, apre il tavolo per fare rete con i Comuni nell’area pedemontana e liventina. Il primo gennaio 2021 i Comuni della futura comunità montana Cansiglio – Cavallo – Dolomiti friulane dovranno lavorare insieme. Riflessioni e prospettive future per i Comuni di Aviano, Cimolais, Budoia, Polcenigo, Andreis, Erto-Casso, Claut, Barcis, Montereale Valcellina – è la proposta di Gava –. La norma lascia discrezionalità agli amministratori per attivarsi sulla tutela del territorio montano e di promozione dello sviluppo sociale, economico e culturale. Compresa la scelta della forma associata». I Comuni dell’area Pedemontana e Liventina stanno gestendo alcuni servizi associati. «Si tratta di collaborazioni costanti oppure a geometria variabile – ha aggiunto il primo cittadino –. Ogni ente potrebbe gestire in autonomia funzioni e servizi, ma ritengo urgente un confronto fra amministratori. L’obiettivo è quello di una pianificazione delle attività».
I Comuni che gestiscono servizi in forma associata con le Uti dovranno potersi organizzare. «A questi servizi potrebbero aggiungersene altri, come ad esempio la Centrale unica di committenza o la polizia locale – anticipa Gava –. Sono dieci i Comuni ipoteticamente inseriti nella futura Comunità montana e quattro andranno al voto il 20 e 21 settembre, Caneva compresa. È auspicabile attivare un percorso condiviso – consiglia il sindaco –. Sollecito il sindaco di Aviano presidente Uti a organizzare un incontro». —