Le modifiche alla norma sulle aree protette dei Parchi Regionali saranno il frutto di un percorso condiviso che troverà autonomia in una norma propria e punteranno a un incremento dell’attività di sviluppo tenendo ferma la buona attività di salvaguardia fino ad oggi compiuta. Sono queste le linee guida che l’Assessore Regionale a Montagna e Risorse Forestali, Stefano Zannier, ha illustrato a Cimolais partecipando al convegno dal titolo “Dal Parco delle Prealpi Carniche a quello Regionale delle Dolomiti Friulane, passando per il riconoscimento Unesco: 30 anni di storia”. Alla presenza del Presidente del Parco delle Dolomiti Friulane, Gianandrea Grava, e di numerosi primi cittadini ed ex amministratori della zona, l’esponente dell’Esecutivo Fedriga ha spiegato quali saranno i passi che l’Amministrazione intende compiere nell’ambito della modifica di una importante norma di settore. In prima battuta, Zannier ha voluto rassicurare i presenti, ricordando che il processo di revisione sarà di tipo partecipativo e non calato dall’alto. “A trent’anni dall’istituzione del Parco – ha detto l’Assessore Regionale – credo sia arrivato il momento di fare il punto della situazione, per vedere ciò che ha funzionato bene e analizzare quanto invece è rimasto ancora al palo rispetto ai principi costitutivi”. Sulle modalità di revisione Zannier ha assicurato che “per le tematiche così delicate e sentite dalla popolazione locale, la Regione avvierà un percorso che sarà ampiamente condiviso con tutti i portatori di interesse, per poi varare, al termine del confronto, una modifica della legge ad hoc contenente i suggerimenti emersi dal confronto”. ( L’Aquila)
CIMOLAIS EVENTI
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La bolp de Meneghe
Sti dis passes, quan che al bosc al ara dut ros, a me a vegnu in ment una fantonia che la contava la me mo Pina; chela de al bolp de Meneghe; liei – la me mo – la conoseva begn Meneghe parce che chi de Nicol i aveva tagn pres e bosch a Meneghe, che a chel temp Meneghe al ara dut dei Thimolians e sol daspuò a le stè vendu a chi de Penei. La fandonia la parla de Svalt de Penei che all’ara dhu a legne a Meneghe, proprio quanche i arboi i dheventrava ros; sta dhe fato che quanche al tornava dola che al aveva lasè al rosac al no lo sciatava mei al toc de la polenta e del formai, che all’ara al so mangè de mesdì. Calche dhun ai robava ogni dì al mangè; passa un dì , passa doi , passa trè, a no in podheva pì. Al se aveva agn sciupè par vethe chi che al ara che ai robava al mangè ma al no l’ara rivè a capì ce che a sothedheva; al terth dì ai sbrisa al vuoi in tal cogol de le fuoie rosse che all’aveva ingr continua su https://cimolais.it/fandonie/ WebCam
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