Dolomia è il primo brand di acqua minerale ad aver ricevuto il marchio “Io sono Fvg”: il bollino rilasciato dalla Regione ai prodotti del territorio più significativi è stato concesso all’acqua di Cimolais dopo un’attenta valutazione del processo di imbottigliamento, confezionamento e vendita.
«È per noi un ulteriore motivo di orgoglio essere selezionati dal Friuli Venezia Giulia tra una ristretta gamma di beni dopo una prima fattiva collaborazione per portare sulle tavole estere il logo della Regione – ha commentato al proposito l’amministratore delegato dell’azienda Gilberto Zaina -. Da sempre siamo impegnati a migliorarci in campo ambientale, ma anche sociale ed economico. Vogliamo rispettare un territorio incontaminato che ci offre una delle acque più pure e equilibrate presenti in natura. Certamente l’iniziativa contribuirà a valorizzare l’immagine internazionale della nostra terra: la clientela è sempre più attenta ai concetti legati alla sostenibilità».
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Cimolais Davide Protti e dal collega di Erto e Casso, Fernando Carrara. Quest’ultimo è anche presidente del Parco naturale delle Dolomiti friulane e non ha tardato a ricordare come sulle bottiglie di Dolomia esportate nei cinque continenti faccia già bella mostra di sé l’aquila, simbolo del territorio protetto.
«Poter disporre di un prodotto così apprezzato all’estero è una vera manna per la promozione del Parco – ha detto al proposito Carrara -. Sono in molti i turisti stranieri che si interessano alle nostre attività dopo aver eseguito delle ricerche in internet. Tra loro c’è chi si è incuriosito proprio bevendo Dolomia. E poi c’è la questione occupazionale visto l’alto numero di giovani che può restare a lavorare in valle».
“Io sono Fvg” è un’iniziativa lanciata qualche mese fa dall’assessore alle politiche agricole Stefano Zannier e dal governatore Massimiliano Fedriga. L’intento è di creare un sistema di tracciabilità delle eccellenze agroalimentari. La scelta di Dolomia non è stata casuale: la sorgente valcellinese si trova infatti nel cuore del Parco e del perimetro tutelato dall’Unesco con il titolo di patrimonio dell’umanità. Di qui la doppia origine protetta e il gradimento ottenuto dal marchio in Europa, ma anche nei Paesi del Golfo e in Asia. —FMV