Contributi per il commercio Nessuna richiesta è arrivata

È stato costretto a riaprire i termini per permettere ai piccoli commercianti di trovare parziale sollievo alle spese di gestione: il sindaco di Cimolais, Davide Protti, ha infatti constatato come il bando 2025 dedicato ai pubblici esercizi fosse andato deserto. Nessuno cioè si è fatto avanti per ottenere un contributo per le uscite finanziarie affrontate l’anno scorso.

In ballo oltre 11 mila euro erogati da uno speciale piano nazionale di sostegno alle microimprese in montagna: alla scadenza di fine gennaio non risultava protocollata alcuna istanza. Protti ha allora spostato il termine al 17 marzo. La graduatoria prevede punteggi personalizzati anche in base alla rilevanza del servizio a collettività e turismo.

Ogni richiedente avrà diritto fino ad un massimo di 2 mila euro per supportare i maggiori esborsi di quanti investono in aree decentrate. L’amministrazione ha già proposto con successo la formula a partire dalle annate buie del covid quando le Alpi italiane persero migliaia di negozi e posti di lavoro, con un’emorragia ben più marcata rispetto a quella della pianura. La speranza è che dopo la falsa partenza di gennaio ora vi sia una risposta massiccia. «Un locale piuttosto che una rivendita rappresentano servizi essenziali per i nostri paesi, abitati in larga maggioranza da anziani non automuniti», ha infatti spiegato il primo cittadino. —FMV

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