Appuntamento alle ore 11.00 di domenica 16 luglio nel cuore delle Dolomiti Friulane .
“Dalle Dolomiti all’Annapurna”, uno straordinario viaggio fra le montagne più belle del mondo. A condurci in esplorazione la formidabile coppia di cordata: Nives Meroi e Romano Benet, la prima coppia al mondo ad aver salito tutti i quattordici Ottomila della Terra.
L’appuntamento è il secondo della Rassegna Culturale “Viaggio nei Rifugi dell’arcipelago Dolomiti UNESCO”. Vi aspettiamo domenica 16 luglio al Rifugio Pordenone nel cuore delle Dolomiti Friulane, ai piedi del “leggendario” Campanile di Val Montanaia in quelle Dolomiti che sono probabilmente la parte più selvaggia del Bene UNESCO, in compagnia della grande coppia di alpinisti.
L’incontro inizia alle ore 11.00 ed è moderato dalla giornalista Fausta Slanzi.
Nives Meroi
Nives Meroi è nata a Bonate Sotto (BG) il 17 settembre 1961. Da oltre vent’anni risiede in Friuli Venezia Giulia a Fusine Laghi (UD), dove ha conosciuto il marito, Romano Benet.
Nives e Romano, compagni di vita e di cordata, arrampicano insieme da oltre 30 anni. La loro vasta attività comprende alcune fra le vie più difficili delle Alpi, rendendosi protagonisti di imprese quali la prima invernale al Pilastro Piussi alla parete nord del Piccolo Mangart di Coritenza e quella alla Cengia degli Dei, sullo Jof Fuart.
L’ultima impresa: la salita dell’Annapurna. L’avventura che ha decretato Nives e Romano la prima coppia al mondo ad aver scalato insieme tutti i quattordici Ottomila della Terra.
«Chissà, se non fossimo partiti da qui, dalle Dolomiti, forse io e Romano non avremmo mai coronato questo nostro grande sogno, andare insieme, sulle cime più alte del mondo». Perché, spiega: «le Dolomiti ci hanno insegnato ad amare e apprezzare la lentezza, il silenzio. Abbiamo imparato a riavvicinarci alla naturalità, all’essenzialità. Conquiste indispensabili per poi affrontare le infinite e complesse cime degli ottomila. La necessità di cambiare passo, io e Romano, l’abbiamo imparata in Dolomiti. Volevamo rifuggire dallo stereotipo, allora in voga, delle Dolomiti come parco giochi per turisti annoiati, volevamo arrivare, insieme, alla nostra essenza di singoli e di coppia ma anche della montagna e, tanto più, a quella delle Dolomiti, scrigno di emozioni imparagonabili».