Il Laboratorio Cellina sarà convocato a Trieste per confrontarsi con la IV commissione regionale sulle migliori soluzioni di manutenzione del lago di Barcis. L’ha dichiarato il presidente dell’organismo legislativo del consiglio regionale, Alberto Budai, salito a Barcis in visita insieme alla collega Lucia Buna. I due esponenti della Lega sono stati accolti in municipio dal sindaco Claudio Traina. Tema dell’incontro, la gestione del bacino idroelettrico, intasato da milioni di metri cubi di inerti. Il Laboratorio Cellina sarà convocato a Trieste per confrontarsi con la IV commissione regionale sulle migliori soluzioni di manutenzione del lago di Barcis. L’ha dichiarato il presidente dell’organismo legislativo del consiglio regionale, Alberto Budai, salito a Barcis in visita insieme alla collega Lucia Buna. I due esponenti della Lega sono stati accolti in municipio dal sindaco Claudio Traina. Tema dell’incontro, la gestione del bacino idroelettrico, intasato da milioni di metri cubi di inerti. Questo tavolo di concertazione tra Regione, Comuni, aziende energetiche, comitati e portatori di interesse è un interlocutore importantissimo per la soluzione del problema, e come Lega ce ne attribuiamo di diritto la paternità». In attesa di far decollare il maxi sghiaiamento, Budai e Buna guardano alla pulizia spicciola, quella che manca all’appello da almeno un decennio. Con Traina si è discusso anche della costante rimozione del pietrame spinto a valle dalla corrente. Un apporto quotidiano che sta velocemente vanificando le ultime opere di regimazione idraulica e di innalzamento dell’ex statale 251 alla confluenza del torrente Varma. «Occorre disporre con urgenza dei lotti di manutenzione all’imbocco del lago per scongiurare ulteriori danni a territorio e turismo», è stata la conclusione dei due consiglieri regionali. — fmv
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La bolp de Meneghe
Sti dis passes, quan che al bosc al ara dut ros, a me a vegnu in ment una fantonia che la contava la me mo Pina; chela de al bolp de Meneghe; liei – la me mo – la conoseva begn Meneghe parce che chi de Nicol i aveva tagn pres e bosch a Meneghe, che a chel temp Meneghe al ara dut dei Thimolians e sol daspuò a le stè vendu a chi de Penei. La fandonia la parla de Svalt de Penei che all’ara dhu a legne a Meneghe, proprio quanche i arboi i dheventrava ros; sta dhe fato che quanche al tornava dola che al aveva lasè al rosac al no lo sciatava mei al toc de la polenta e del formai, che all’ara al so mangè de mesdì. Calche dhun ai robava ogni dì al mangè; passa un dì , passa doi , passa trè, a no in podheva pì. Al se aveva agn sciupè par vethe chi che al ara che ai robava al mangè ma al no l’ara rivè a capì ce che a sothedheva; al terth dì ai sbrisa al vuoi in tal cogol de le fuoie rosse che all’aveva ingr continua su https://cimolais.it/fandonie/ WebCam
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