Bini: «Turismo e lavoro per salvare la montagna»

Sulla cornice della diga del Vajont, Bini ha sentito i sindaci della Valcellina. Alla fine è arrivata la rassicurazione che tutti attendevano: la Regione sta lavorando per creare una regìa unitaria che si occupi della montagna e del lavoro in tutte le loro sfaccettature, dal piccolo artigiano locale alle prese con una fiscalità troppo pesante alla pulizia di laghi e torrenti.  «Momenti come quello di oggi ci ricordano che l’unica via di uscita allo spopolamento è il turismo – ha commentato Bini, dopo aver ascoltato uno a uno i primi cittadini di Erto e Casso, Cimolais, Claut, Barcis, Andreis e Vajont e il presidente del Parco –. Il nostro intento è quello di non sprecare le risorse disponibili tra tante direzioni, uffici e assessorati. Ci vuole un soggetto che prenda in mano la montagna e la coordini su tutto. In caso contrario è scontato che un giovane, nel momento in cui va all’università o trova lavoro in pianura, sceglierà di trasferirsi altrove. Le potenzialità ci sono, io e miei colleghi della giunta Fedriga non vi chiuderemo mai la porta se ci parlerete di futuro e sviluppo». F. MV

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