Cimolais potrà continuare ad accedere liberamente ai servizi sanitari garantiti dall’Asl Dolomiti del Bellunese, come già avviene per i confinanti residenti a Erto e Casso: la convenzione tra le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto che già era in vigore per la Val Vajont, è stata prorogata sino al 31 dicembre 2027.
Tutto nasce da un’iniziativa siglata nel 2022 in via sperimentale dai governatori Massimiliano Fedriga e Luca Zaia. Per anni si è discusso della possibilità di estendere i servizi anche al piccolo Comune valcellinese, vista la vicinanza con Belluno. Grazie al protocollo, gli abitanti di Cimolais possono recarsi in ambulatorio a Longarone e all’ospedale di Belluno per qualsiasi prestazione medica, d’urgenza o meno. E, in caso di emergenza, è pronto a decollare l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, oltre all’ambulanza di stanza a Longarone.
L’intesa riguarda anche le prestazioni specialistiche, le Rsa e quelle relative all’ambito socio-assistenziale dei soggetti affetti da forme di handicap. L’hospice e la residenza diurna di Belluno sono disponibili ad accogliere pazienti cronici e disabili. In questo senso è stato previsto un costante coordinamento con le omologhe strutture del Maniaghese. Per la specialistica ambulatoriale, sono stati messi sul piatto i servizi offerti dall’Asl delle Dolomiti: basta presentare la cosiddetta ricetta rossa o altra prescrizione equivalente, anche dematerilizzata o rilasciata on line.
Il sindaco Davide Protti si è sempre battuto per ampliare le deroghe già concesse a Erto e Casso. Il motivo dell’intesa è spiegato dalla vicinanza territoriale, ma anche da ragioni storiche e culturali. La distanza, rispetto agli ospedali di Pordenone e Spilimbergo, è decisamente minore e l’orografia stradale meno tortuosa. Non a caso, Fedriga e Zaia hanno richiamato le questioni di comodità, ma anche di tradizione storica e culturale che spingono molte persone di Cimolais e di Erto e Casso a gravitare nell’orbita del Bellunese. La Regione Friuli Venezia Giulia si accollerà le spese sostenute per proprio conto dalle Asl oltre confine. La convenzione è già attiva nella limitrofa Val Vajont da un decennio, anche se in questo caso si è sempre trattato di una conseguenza più che naturale dello stato delle cose. Erto e Casso è infatti storicamente sottoposta alla giurisdizione del Tribunale di Belluno, pur trovandosi nell’ex provincia di Pordenone. — FMV