Adeguati i confini di tutela DOLOMITI UNESCO

Adeguati gli  standard di tutela anche le aree comunali che non rientrano nel Parco o in altri progetti di salvaguardia. L’accordo sulle “fasce di confine” del Parco naturale delle Dolomiti friulane è stato sottoscritto tra i Comuni di Cimolais, Erto e Casso, Claut, Andreis, Frisanco e Tramonti di Sopra, la Regione, la Provincia e la fondazione Unesco. Uniformerà il livello di salvaguardia ambientale all’intera area.  Nella convenzione si elencano vari comportamenti che ora saranno vietati in Valcellina, Val Colvera e Val Tramontina: dalle prese idroelettriche all’uso di fertilizzanti chimici, la lista è articolata. Sono previste anche azioni di valorizzazione, allo scopo di richiamare turisti e nuovi residenti. Per quanto riguarda la gestione del patrimonio forestale ne viene impedito il taglio sistematico ma anche la piantumazione di alberi non autoctoni. L’abete rosso viene guardato con sospetto per la sua capacità a colonizzare ampi settori alpini a scapito delle altre specie. Per quanto alle radure del bosco, vanno mantenute tali per una miglior osservazione della fauna.  «Siamo soddisfatti per gli obiettivi raggiunti, dimostrati dal netto incremento del numero di animali selvatici che popolano la zona Unesco ma anche dal gradimento della popolazione», ha commentato il presidente del Parco Luciano Pezzin.

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