Malgaro deve vendere le mucche a causa della mancata apertura della Val Settimana

Giusto il tempo di festeggiare la fine dell’emergenza in Val Cimoliana che nella limitrofa Val Settimana scoppia la polemica: l’azienda agricola del clautano Paolo Lorenzi Claut rischia infatti di dover vendere decine di capi di bestiame perché non riesce a raggiungere i propri pascoli. Nei giorni scorsi la Regione e la Protezione civile hanno reso nuovamente fruibile il sito in cui scorre il torrente Cimoliana: in questo modo il turismo legato al monolite del Campanile di Val Montanaia non verrà intaccato negativamente dagli effetti del fortunale di otto mesi fa, che ha provocato danni serissimi in tutta la valle. Nell’area attraversata dal torrente Settimana le cose vanno invece assai più a rilento. Il rifugio Pussa e la casera Senon risultano ancora irraggiungibili, e quindi impraticabili, dopo la tempesta di Ognissanti. Strade forestali e sentieri sono “scomparsi” o si presentano ancora stracolmi di materiale inerte e di ramaglie. Per il malgaro clautano l’approvvigionamento di fieno dalla pianura sta quindi diventando ogni giorno più costoso. Si tratta di un esborso che a breve si rivelerà economicamente insostenibile, imponendo il ridimensionamento dell’attività.

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