Dopo Vera Protti che ha ritrovato dopo molti anni le proprie radici a Cimolais, un altro discendente di ns. concittadini emigrati a fine ‘800 in Brasile stà cercando i propri parenti di Cimolais. E’ Diogo Protti che abita a San Paolo(Brasile). Il bis nonno, emigrato in Brasile – sembra da solo – era Protti Domenico Antonio (classe 1862) , figlio di Protti Pietro e Marchesini Domenica. Domenico aveva anche sue fratelli Protti Ambrogio (padre di Protti Rodolfo) e Protti Maria madre di Nicoli Paolo (papà di Bruno e Giuseppe). Diogo è molto interessato alle proprie origini e a conoscere i discendenti (suoi parenti) dei fratelli del nonno.
18.03.2017
DAL BRASILE A CIMOLAIS, IN CERCA DELLE PROPRIE RADICI
Una lunga ricerca ha portato un giovane brasiliano alla scoperta delle origini italiane della sua famiglia.
Diogo Protti, giovane pubblicitario di San Paolo, questa settimana ha chiuso il cerchio aperto alla fine del diciannovesimo secolo dal bisnonno Domenico: partito da Cimolais negli anni novanta dell’ottocento, Domenico Protti ha lasciato, come molti allora, l’Italia alla ricerca di fortuna, approdando a Piracicaba, città nello stato di San Paolo, dove ha trovato lavoro come operaio. Si è quindi sposato ed ha iniziato a costruire la famiglia di cui ora Diogo ha voluto approfondire la conoscenza fino a scoprirne il principio, che dopo una lunga ricerca ed un lungo viaggio ha trovato concretezza in Cimolais, in cui il cognome Protti è tuttora fra i più numerosi.
Il giovane Protti ha iniziato la ricerca partendo dai documenti conservati e ritrovati in Brasile, per poi spostarsi verso l’Italia grazie anche all’aiuto di internet. Confrontatosi poi con l’anagrafe del piccolo comune della Valcellina ha terminato le sue ricerche sul social network Facebook, dove ha anche finalmente incontrato per la prima volta i discendenti dei fratelli “rimasti” del nonno Domenico.
Giunto in valle, Diogo è stato accolto dalla comunità come un compaesano da sempre: ha incontrato i lontani parenti e l’amministrazione comunale, ha scoperto la realtà del piccolo paese di montagna, la sua storia e la storia della sua gente, con un occhio di riguardo agli aspetti che contraddistinguevano la vita e la routine, anche e soprattutto di fatica e sacrificio, che caratterizzavano i tempi andati, quei tempi duri che probabilmente hanno spinto il bisnonno Domenico ad emigrare.
Un incontro che si è trasformato in un’emozionante e reciproco ritrovo, sicuramente pregno di nostalgia ma anche alimentato dal gusto della scoperta e del confronto, ed ha sicuramente lasciato ad entrambe le parti un arricchimento culturale e personale.
Andrea Nicoli