I Comuni montani piemontesi contro la decisione di poste italiane

I Comuni piemontesi – non ancora i nostri Comuni –  si sono mobilitati contro la riduzione dei servizi postali:  NO alla consegna della corrispondenza a giorni alterni ” NO ai piani di Poste italiane senza concertazione con le istituzioni e i rappresentanti degli Enti locali. NO ai tagli di servizi che sono il primo passo verso la smobilitazione di Poste dai Comuni montani e dalle aree rurali. I Comuni si schierano contro le nuove decisioni di Poste. Dopo il congelamento del piano di gennaio che prevedeva la chiusura degli uffici e la riduzione degli orari di apertura, i Comuni sono mobilitati contro il nuovo documento nel quale l’azienda prevede il recapito a giorni alterni della corrispondenza in oltre 900 enti piemontesi, senza peraltro elencarli. Un piano di fatto avvallato da AgCom, l’Autorità garante per le Comunicazioni, che a luglio dello scorso anno aveva invece preso posizione difendendo i servizi postali nei Comuni montani e nelle aree marginali del Paese, zone “a domanda debole”. Ora il cambio di posizione che ha già spinto alla mobilitazione l’Uncem e l’Intergruppo parlamentare per lo Sviluppo della Montagna guidato dall’on. Enrico Borghi. 

 

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