Nuovo picco di animali colpiti da rogna nel Parco delle Dolomiti Friulane

Ritorna il problema rogna sarcoptica nel Parco naturale delle Dolomiti friulane. Nuovi casi sono stati accertati tra i camosci, numerosi dei quali sono risultati positivi al virus nella zona di Cimolais, Erto e Casso e nell’alto Udinese. Non è raro imbattersi in carcasse in alta quota, soprattutto dopo un inverno che ha indebolito le colonie di ungulati a causa della troppa neve e della scarsità di cibo. È ormai un decennio che tale patologia è presente nel bacino del Piave (nel 2010 l’infezione aveva iniziato ad attaccare le colonie di camosci e stambecchi di Cimolais, Val Vajont e Claut). Una stima effettiva sui capi contagiati sarà possibile solo tra varie settimane (essendo impossibile seguire i movimenti di ciascun esemplare diventa difficoltoso ottenere un quadro approfondito della situazione, se non con tempistiche lunghe). Vietato toccare le carcasse o gli animali che girovagano in preda al morbo: l’infenzione è contagiosa anche per l’uomo, ma in questo caso si può debellare con un antibiotico.

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